Cesenatico, pesce fritto al cono: premio a chi lo inventò nel 1999

“Il pesce fa festa” rende omaggio all’inventore del pesce fritto al cono: Francesco Giorgio Sami, in ricordo di quando ancora i donatori dell’Avis figuravano tra i protagonisti ai fornelli della sagra, in piazza Ciceruacchio. A farlo è l’Ufficio turistico comunale Iat, che a Francesco Sami ha voluto regalare la replica in “gigantografia” di un olio su tela del porto canale leonardesco da lui realizzato e che ha finito per essere messo in bella mostra nel gazebo allestito dallo Iat, all’inizio di corso Garibaldi, sotto le antiche colonne veneziane. Un punto che per tutta la durata della festa sarà la porta d’ingresso alla passeggiata sul porto, dove si reclamizza la destinazione Cesenatico come località di vacanza “aperta tutto l’anno”.

Il fritto nel cono

Francesco Giorgio Sami è particolamente noto a Cesenatico anche per essere stato, per oltre 15 anni, presidente di Avis Cesenatico, di cui ora è presidente onorario. Ex operaio specializzato, oggi 82enne, tornitore e saldatore formatosi all’Istituto “Comandini” di Cesena, ha sempre coltivato il pallino per le creazioni artistiche. Dotato di una certa inventiva e versatilità, raggiunta l’età della pensione ha potuto dare sfogo finalmente e in tutta libertà alla vena artistica e creativa che aveva in sé. «Dividendomi tra gli affetti familiari e la presidenza dell’Avis - precisa Sami - nel 1999, con l’Avis che faceva allora parte della festa del pesce con uno stand gastronomico attrezzato, ebbi l’intuito felice d’inventarmi il “pesce al cono”. Di servire cioè il pesce fritto, appena cucinato, ancora bollente, avvolto in un cono doppio di carta gialla. Quella che ancora oggi si impiega per fare assorbire l’eccesso di olio nella frittura di pesce nostrano. Fu subito un successo di richieste e gradimento - riferisce, compiaciuto, il presidente onorario Avis - Tanto che l’idea, di lì a poco, prese talmente piede da essere adottata oggi in tanti ristoranti lungo il porto canale, anche quelli tra i più rinomati, come proposta frugale ma anche caratteristica della località. Volendo anche da passeggio».

L’artista

Fin qui il racconto dell’origine del pesce fritto al cono. Ma c’è anche un altro Francesco Giorgio Sami, quello che nel suo laboratorio, prima di passare a dipingere angoli, vedute, paesaggi e scorci della sua Cesenatico come fa oggi, aveva esordito, facendo tesoro del suo mestiere di tornitore. Realizzando farfalle intagliate su lamiera e trafilato, modellandole e saldandone le forme ad ali spiegate, prima di passare a dipingerle con pittura a smalto. Oggi queste farfalle, che aveva realizzato andando come un entomologo a documentarsi dal vero sulle singole specie, figurano appese nei salotti di tanti amici ed estimatori, dopo essere state anche oggetto di mostre alla Galleria d’arte comunale. Sami è stato anche un personaggio della pubblicità Tv, con in noto marchio Grappa Julia. «Erano i prima anni Ottanta, per interpretare quella reclame televisive indossano i panni, mantello e cappello a falde del “passator cortese”, che poi tanto cortese non era - rintraccia nella memoria Sami - Col compianto professor Leo Maltoni, poeta dialettale e scrittore, facevamo parte del Gruppo Porte Leonardo, che organizzava le rustide di pesce d’estate nei quartieri da Zadina a Villamarina».

Giorgio Grassi, uno dei fondatori dell’Avis e che ne rappresenta un poco il Pigmalione, lo descrive così: «Sami mette davvero così tanta passione ed entusiasmo in quello che fa. Tanto da dare il meglio quanto si occupa d’arte come quando si tratta invece di riportare le tradizioni di Cesenatico a tavola».

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