Cesenatico, i pescatori donano polli

Le reti dei pescatori si “riempiono” di polli. I pescatori la settimana scorsa avevano promesso che sarebbero ritornati a casa delle famiglie bisognose e delle persone sole, ma il pesce stavolta non lo hanno potuto pescare per il maltempo e allora hanno pensato di portare confezioni di polli.
Il progetto di aiuto
Una partita di 500 polli confezionati è giunta in “soccorso”. È una storia di solidarietà che cresce e si alimenta nel momento del bisogno, quella tra la cooperativa Casa del pescatore di Cesenatico, la Caritas cittadina, le parrocchie del territorio. Nel segno della cooperazione, dell'impegno e della carità cristiana. La catena della solidarietà in tempi di Covid 19, tra strade e piazze desolatamente deserte, nella penuria di occasioni di lavoro, tra fabbriche chiuse e attività con la serranda abbassata per pandemia. I volontari si danno un gran daffare per aiutare le famiglie più bisognose, quelle più fragili della comunità.
Il pesce della settimana scorsa
I marinai di Cesenatico avevano promesso di ritornare fin da giovedì scorso, quando ciascun peschereccio in attività aveva consegnato loro in dono una o due casse di pesce fresco di giornata da suddividere e distribuire alle famiglie che attraversano ristrettezze e difficoltà. Il mare in burrasca non consente da giorni alla barche di ritornare in mare e quindi di pesce fresco da donare ai poveri non ce ne è.
La scelta dei polli
I pescatori non si sono dati per vinti, la provvidenza è venuta loro in aiuto. Sotto forma di 500 polli confezionati da ripartire, pronti da cuocere e da mettere in tavola. E così anche stavolta a bordo di un camion frigo, bardati un po' come omini venuti da Marte, come il coronavirus obbliga, sono andati di casa in casa con l'elenco dei destinatari compilati dalla Caritas, dai parroci, dai servizi sociali del Comune. Sono andati laddove ce ne fosse bisogno. Dove occorreva esserci, anche solo per il gesto di non far sentire nessuno abbandonato. A distanza di una settimana il magazzino sul porto è stato il punto di smistamento; da dove giovedì scorso si erano raccolte le casse di pesce donate dalle barche per essere suddivise e consegnate nelle case di più di settanta famiglie. Questa settimana le parrocchie ne hanno aggiunto alla lista qualche altra ancora.
I pescatori
Scandiscono l'ex presidente della Cooperativa pescatori Nevio Torresi e Maurizio Cialotti, capitano di lungo corso: «Avevamo detto che avremmo ripetuto l'iniziativa di portare a casa delle famiglie bisognose e delle persone sole il pesce che i pescatori ci avrebbero di nuovo donato. Non è stato possibile, perché la bora e il mare in burrasca lo hanno impedito. Avremmo dovuto desistere, invece, è venuta in aiuto una partita di 500 polli consegnataci dal Centro Carni di Cesena. Abbiano messo di mezzo il sindaco Gozzoli, per avere il 'lasciapassare', raggiungere Cesena e ritirarli. Così è andata: i polli sono andati dove parroci e Caritas ci hanno indicato».
La Caritas
Aggiunge Valerio Navarra, responsabile della Caritas cittadina: «Questa settimana abbiamo aggiunto qualche altra famiglia. Quello che fino all’altro ieri non sarebbe stato possibile è stato fatto ancora. Come una mano della Provvidenza: non si poteva pescare, ebbene una partita di 500 polli ha sopperito alla mancanza del pesce».

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