Cesenatico, pesca abusiva: scoperte 2,5 tonnellate di vongole in un deposito vicino al cimitero

Nella giornata di ieri, gli uomini della Guardia Costiera hanno rinvenuto presso un’area attigua al Cimitero di Cesenatico un deposito abusivo di vongole ed un furgone adibito al trasporto di molluschi.
Immediatamente sono state eseguite le necessarie verifiche che hanno condotto ad accertare che il prodotto ittico rinvenuto, contenuto in 179 sacchi, era carente delle previste etichettature. Poiché la provenienza dei molluschi non era tracciabile mancando qualsiasi informazione sulla provenienza, tutto il prodotto ittico è stato posto sotto sequestro. All’attualità sono in corso di acquisizione tutti gli elementi utili alla rilevazione degli autori.
A seguire, gli uomini della Guardia Costiera hanno proceduto all’individuazione dei titolari del mezzo rinvenuto sul posto e alle verifiche sul carico. Dall’ispezione del mezzo si è rilevata la presenza di ben 68 sacchi di vongole anch’essi privi della prevista etichettatura nonché di qualsiasi documentazione attestante la relativa tracciabilità. Dagli approfondimenti eseguiti è emerso che il carico trasportato, oltre a risultare non tracciabile, era riconducibile ad attività di pesca abusiva.
Gli accertamenti effettuati, oltre al sequestro del prodotto, hanno comportato l’elevazione nei confronti del responsabile di sanzioni amministrative pari a complessivi 3.500 euro, di cui 2.000 per l’attività di pesca abusiva e 1.500 per il trasporto di prodotto ittico non tracciato.
I 247 sacchi di vongole sequestrati sono stati trasferiti in custodia presso il mercato ittico di Cesenatico dove sono stati pesati: complessivamente 2.570 chilogrammi di molluschi.
Questa mattina il personale della locale Asl ha sottoposto il pescato ad accertamento veterinario all’esito del quale ha certificato l’idoneità al consumo umano di un quantitativo di 700 kg (corrispondenti alla partita di vongole rinvenute sul mezzo di trasporto), e l’inidoneità dei restanti 1.870 kg. I primi saranno venduti in asta pubblica ed il ricavato sarà devoluto alle casse dello Stato, mentre la partita di molluschi non idonei al consumo umano, essendo ancora vivi e vitali, verranno liberati in mare.