Marifari dice sì al ritorno del nautofono a Cesenatico, ma solo per utilizzi rievocativi e dimostrativi. Le tecniche moderne di segnalazione e rilevazione in mare, in caso di nebbia e foschia fitta, hanno sostituito il desueto nautofono, che faceva da sentinella ai porti, rendendo obsoleto quel segnale acustico sincopato lungo e profondo emesso ad intermittenza. Quello che tutti chiamano “fisciòn”, il fischione. Ma la memoria di questo indimenticabile strumento dei sempre più numerosi cittadini che hanno superato gli “anta” alimenta la voglia nostalgica di vederlo tornare al suo posto, come quando allertava sulla posizioni dei moli guardiani avvolti nella nebbia. Nei giorni e nelle notti, quando la nebbia in mare, ormai sempre più infrequente, si tagliava letteralmente a fette, accecando chi navigava, quel suono entrava fin dentro casa ed era diventato familiare.
Ancora manca il crisma l’ufficialità, ma sembra che siano state finalmente accolte le richieste più volte inoltrate dal Comune di Cesenatico, sull’esempio di quanto ha fatto Rimini. Presto potrebbe arrivare il via libera alla possibilità di mantenere in custodia il nautofono e metterlo in funzione. Il “Comando Zona dei Fari e dei Segnalamenti Marittimi” di Venezia dipendente dal Ministero della Difesa, avrebbe dato la propria disponibilità tramite una Pec, considerando anche che a Cesenatico c’è il famoso Museo della marineria e il vecchio segnalatore acustico è un elemento culturale e della memoria marittima che si sposa bene con quella perla. Tuttavia non ne verrebbe più fatto l’uso originario, quello volto a garantire la sicurezza in caso di nebbia. Verrebbe messo in funzione in n occasioni particolari, per rievocazione storica e culturale. Un po’ come avviene nelle quattro o cinque date estive per quanto riguarda la pesca dimostrativa alla tratta vicino alla riva del mare.
Restano però alcuni nodi da sciogliere: come farlo funzionare e mettere insieme i pezzi di ricambio, nel caso si guastasse qualcosa, dato che attività e costi verrebbero trasferiti al Comune, mentre in passato a interessarsi della manutenzione e messa in esercizio era il personale del “Comando dei Fari e e Segnalamenti marittimi” di Venezia? Da aggiungere anche che “e fisciòn” potrebbe tornare ancora utile per le imbarcazioni più piccole, quelle che non dispongono a bordo del radar, né del Gps di localizzazione e continuano a navigare a vista è orientandosi con i punti di riferimento chiari, come il grattacielo di Cesenatico.