Cesenatico, moria di vongole, FdI: «Subito uno studio mirato»

CESENATICO. «Questa mattina ho partecipato presso il mercato ittico di Cesenatico insieme ai Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Gianella, Pestelli, Ferrero all’incontro con gli operatori del settore marittimo dediti alla pesca delle vongole per denunciare con forza la drammatica situazione che sta colpendo la costa emiliano-romagnola in queste ore, da Goro a Cesenatico, dove si registra una massiccia moria di vongole che sta mettendo in ginocchio l’intera filiera della pesca. Per fortuna il fenomeno non ha ancora invaso la costa della provincia di Rimini e dal momento sono interessati all’evento solo alcuni operatori bellariesi che operano in tale comparto». A lanciare l’allarme è Nicola Marcello, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.
«È inaccettabile», aggiunge, «che la Regione a guida Partito Democratico resti immobile di fronte ad un’emergenza che sta distruggendo il lavoro e il futuro di centinaia di persone e decine di famiglie. Chiediamo immediatamente di fare chiarezza su quanto sta accadendo, attivando un fondo di solidarietà per sostenere i pescatori colpiti e avviando indagini per capire le cause di questa moria».
«Particolare preoccupazione è rivolta al rigassificatore al largo di Ravenna. Occorre chiarire senza ambiguità se le emissioni prodotte dall’impianto, realizzato a circuito aperto, possano avere inciso sull’ossigenazione dell’acqua e contribuito al fenomeno di anossia con conseguente morte delle vongole. Non si può giocare con l’ambiente e con l’economia di un intero settore” Il fenomeno dell’anossia (carenza d’ossigeno) nelle acque marine, può essere causato da diversi fattori: innalzamento delle temperature, lo scarso rimescolamento delle acque, l’apporto eccessivo di acqua dolce dei fiumi o di rigassificatori a circuito aperto. La presenza di inquinanti come i PFAS, trasportati dai fiumi nonché la proliferazione del granchio blu sono fattori che possono aumentare le probabilità carenza di ossigeno nel mare».
«Serve un’assunzione di responsabilità immediata da parte della Regione», conclude, «con uno studio urgente e mirato di quanto sta accadendo, una ricerca di fattori per evitare il prolungamento della situazione di crisi e un sostegno agli operatori del settore colpito. Occorre evitare che il fenomeno si estenda nella provincia di Rimini e valutare aiuti strutturali al settore come un aumento della quantità giornaliera di pescato oltre i 4 quintali in modo da ridurre il numero delle uscite e dei conseguenti costi degli armatori che in questa fase vanno obbligatoriamente tutelati considerando che si stima un fermo pesca delle vongole di circa 1 anno».