Cesenatico: marcia di protesta contro le lezioni sotto ai tendoni

Rischio di fare lezioni in cinque tendoni all’esterno degli edifici scolastici: scatta la protesta di un gruppo di genitori, studenti e lavoratori dell’istituto Da Vinci. Domani alle 14 docenti, studenti e genitori si ritroveranno in piazza Pisacane e faranno una marcia fino a piazza Andrea Costa per chiedere un’adeguata struttura scolastica dove svolgere le lezioni.

Il problema, come spiega un genitore il cui figlio frequenta il liceo Ferrari, «a causa della situazione pandemica sono state riviste le capienze delle aule e, anche per l’aumento del numero delle classi, nel prossimo anno scolastico gli studenti dovranno svolgere le loro lezioni, a turno, in cinque tende, installate all’esterno della scuola».

Non sarebbe una novità: già quest’anno scolastico una classe, a turno, seguiva le sue lezioni in una tenda situata nel giardino. «Con senso di responsabilità - continuano i genitori - abbiamo accettato questa soluzione provvisoria e ci siamo adeguati ma ora, con questa manifestazione, chiediamo alla pubblica amministrazione di impegnarsi per ridurre al minimo possibile il tempo di permanenza degli studenti nelle tende e di adoperarsi al fine di ovviare al disagio di studenti e lavoratori della scuola programmando i necessari interventi di edilizia scolastica».

I problemi sono evidenti: «Parliamo di disagio perché queste tende si surriscaldano facilmente nei mesi caldi e in inverno vengono riscaldate con un impianto a gasolio che, oltre a produrre cattivo odore, genera sbalzi di temperatura non salutari per chi opera in quell’ambiente. Inoltre si è esposti al fastidio di rumori provenienti dall’esterno che ostacolano il corretto svolgimento delle attività didattiche. Vogliamo anche far notare come l’impiego così importante di gasolio per riscaldamento sia in conflitto con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, elaborata dalle Nazioni Unite e assunta in maniera vincolante dall’Unione Europea, per ridurre il consumo di combustibili fossili e implementare lo sviluppo sostenibile, per mantenere in equilibrio l’ecosistema del pianeta e dare un futuro alle prossime generazioni. Crediamo dunque che gli studenti e i docenti abbiano diritto di svolgere le attività educative in ambienti consoni e rispettosi dell’ambiente».

Quindi la manifestazione viene effettuata «per chiedere la piena fruizione del diritto allo studio dei nostri studenti e per reclamare all’Ufficio Scolastico di competenza (Forlì-Cesena), alla Regione, alla Provincia e al Comune una programmazione chiara che preveda gli interventi necessari volti a dotare la nostra scuola delle strutture edilizie necessarie a svolgere una corretta attività educativa. A tal fine chiediamo l’inserimento del nostro istituto tra quelli che possano fruire dei fondi per l’edilizia scolastica previsti dal Pnrr: ci pare, davanti a 5,2 miliardi di euro stanziati per il piano scuole (fonte Miur), piuttosto ingeneroso e miope non prevedere soluzioni strategiche anche per Cesenatico».

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