Cesenatico, la mensa Caritas sfama 42 bocche al giorno: plauso del vescovo e del sindaco ai volontari

Volontari e benefattori della Caritas hanno incontrato il vescovo Douglas Regattieri a Santa Marina Goretti per raccontare anche con numeri eloquenti un anno di attività a favore delle famiglie più povere e delle persone socialmente più fragili.

Alla mensa sono stati forniti da inizio anno a fine novembre 14mila pasti, servendo una media di 42 persone al giorno.

Nel territorio da Cesenatico a Gatteo, la Caritas locale segue 200 famiglie, per un totale di 450 persone.

Dopo la messa officiata dal vescovo e compartecipata dai parroci don Teo e Giampiero con i diaconi, c’è stato un momento conviviale nel refettorio della parrocchia di Santa Moria Goretti, organizzato dalle associazioni “I pescatori a casa vostra” e “I bambini al primo posto”, alla presenza del responsabili Caritas Valerio Navarra, del diacono Ettore Rossi, e di William Tafani, direttore di Mater Caritatis diocesana.

Sono cento i volontari che collaborano a vario titolo e si alterno al Centro di primo ascolto e alla mensa della Caritas.

Il Centro d’ascolto, dove si consegnano ai bisognosi pacchi alimentari e vestiario, è ancora ospitato nell’ex scuola materna di via Leone, a Villamarina, assegnata dal Comune all’associazione in comodato d’uso, in scadenza a fine anno.

Caritas si occupa dell’assistenza e della fornitura di pasti caldi agli indigenti, durante tutti i giorni dell’anno, in collaborazione con le parrocchie di Cesenatico e Gatteo, l’associazione “L’albero della vita” di Bagnarola e due ristoratori benefattori, entrambi della zona del porto canale di Ponente.

Il vescovo Douglas Regattieri, porgendo i suoi saluti a tutti i volontari per la loro missione svolta, ha fatto un’esortazione perché «il pane quotidiano non manchi mai a nessuno».

Il sindaco Matteo Gozzoli ha elogiato chi si spende nelle file della Caritas per essere vicino chi è in difficoltà: «Sono qui a dirvi grazie per ciò che fate, a nome mio e di tutta la comunità cittadina. Senza di voi non saremmo in grado a prestare aiuto a tutti. Sono orgoglioso di avere a Cesenatico una comunità come la vostra». Ha fatto poi una riflessione sulle scelte da affrontare in tema di emergenza abitativa.

Ettore Rossi, nello stilare il resoconto di quanto è stato fatto, ha detto: «Nei limiti delle nostre possibilità, da noi non si dice no a nessuno. Chiunque trova sempre una parola buona, una mano tesa».

I 14mila pasti serviti alle persone che faticano a procurarsi da mangiare nei primi undici mesi di quest’anno sono già in crescita rispetto ai 12.900 nel corso del 2022 (anno nel quale si è cominciato a tenere il conto), ma un po’ meno dei 16.289 del 2023 (quando la chiusura della mensa di Cervia per un paio di mesi aveva portato ad assistere più persone). Ad aspettare un piatto caldo sono stranieri, la maggior parte africani, dell’est Europa e poi asiatici, ma anche molti italiani.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui