Cesenatico, la Casa del Popolo di Borella festeggia 70 anni raccontando la propria storia in un libro

La Casa del Popolo “Gino Cecchini” compie 70 anni. Oggi alle 17, al circolo Arci di Borella, si presenta un libro che ne ripercorre le iniziative, le attività sociali e di impegno politico, i momenti conviviali, di festa e sportivi organizzati nel corso degli anni. Attraverso immagini e documenti, si è raccontata la storia di una comunità di uomini e donne, di volontari e cooperatori laboriosi, solidali e di grande dignità. All’incontro odierno interverranno Adamo Ricci, attuale presidente della cooperativa Casa Del Popolo di Borella, il sindaco Matteo Gozzoli, Paolo Lucchi, presidente di Legacoop Romagna, e Luciano Bernardini, autore del libro.

Nel 1954, per volontà di 13 persone, nacque a Borella la Casa del Popolo che aveva come obiettivo, sancito nel proprio Statuto, «la solidarietà, la socializzazione, la mutualità, la promozione culturale la partecipazione attiva e consapevole dei cittadini alla vita democratica in tutte le sue espressioni politiche e professionali».

Ricci sottolinea che grazie all’impegno di tanti questa realtà «è diventata un luogo di vita sociale e comunitaria di grande importanza, punto di riferimento per intere generazioni e centro di associazionismo, partecipazione, promozione culturale, valori che ancora oggi sono vivi e vengono portati avanti nella nostra comunità. Settant’anni sono un grande traguardo di cui siamo orgogliosi. In un momento storico dove l’individualismo sembra essere la normalità, nel nostro piccolo portiamo ancora avanti i valori che furono dei fondatori»

Bernardini spiega che, oltre a dare un apporto sul piano storiografico, la sua ricerca «vuole essere un mezzo per invitare la società civile a riflettere sul valore delle conquiste fatte, che troppo spesso vengono percepite come naturali e scontate, mentre sono state il frutto di un grande impegno e di lotte culturali».

La cooperativa fu dedicata a Gino Cecchini, giovane partigiano torturato e fucilato il 4 settembre del 1944 dai nazifascisti, all’età di 33 anni.

Interessante e inedita la relazione riportata nel libro di Ivo Rocchi, a lungo vice sindaco di Cesenatico, che nel 1984 fu ascoltato per i 30 anni della cooperativa sui prodromi della nascita della Casa del Popolo, fin nell’immediato secondo dopoguerra, con dispute roventi tra Pci e Pri.

Le tappe dell’edificazione della Casa del Popolo furono lunghe e faticose e iniziarono con l’acquisto del terreno nel 1946. Dopoché il testo passa in rassegna le tante iniziative portate avanti: il calcio, la bocciofila, la podistica, le boccette, le feste dell’Unità, il ritrovo per i giovani. Fino alla costituzione nel 1966 del circolo Arci di Borella, con 104 tesserati.

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