Cesenatico, il turismo fa squadra: in 130 al meeting di “Arcadia”

Più di 130 professionisti del turismo hanno fatto rete a Cesenatico con “Arcadia”, che ha chiamato a raccolta agenzie di viaggio, manager, tour operator rappresentanti di enti turistici, imprenditori e giornalisti di settore. Un evento di networking al servizio del turismo italiano sotto il marchio “Italian Hospitality Dmc”. È stata la quarta edizione della reunion e si è tenuta al “Grand Hotel Da Vinci”, in concomitanza con la fiera “Ttf Travel Experience” di Rimini.

Si tratta dell’appuntamento annuale promosso da “Arcadia Tour Operator” insieme ad “Aves by Datagest” e sta diventando uno degli eventi più attesi del settore incoming. L’intento è creare un’occasione strategica per rafforzare relazioni, attivare sinergie e discutere delle prospettive del turismo internazionale verso l’Italia. Oltre, naturalmente, a far conosce alla nutrita platea dei partecipanti la realtà turistica di Cesenatico, dove “Arcadia” ha la propria sede operativa e conta nel proprio catalogo centinaia di alberghi e altre strutture ricettive lungo tutta la Riviera romagnola.

Il networking che si è formato al servizio del turismo italiano è nato per favorire il dialogo tra gli attori chiave dell’incoming: la serata “Italian Hospitality Dmc” è in pratica un momento di confronto in cui la qualità dell’offerta italiana viene raccontata, condivisa e rilanciata.

I partecipanti

Tra i presenti all’edizione 2026 c’erano importanti realtà del settore, come Carrani Tour, Norma Vacanze, Cassata Travel, Tour of Sicily, Mamberto, e ancora Trentino Holidays, MySunSea, Intertravel, Eurospin Viaggi, Museo Ducati, Mirabilandia, Museo Lamborghini, Italy Travel Marketing, Fiavet Emilia-Romagna. Sono inoltre intervenuti ospiti istituzionali e media specializzati: a portare il loro contributo, tra gli altri, Daniela Battaglioni, direttrice di “Italia Absolutely” e “Travel Quotidiano”, e Claudio Dell’Accio, presidente di Assidema (Associazione italiana Destination Manager). I loro interventi hanno messo in luce la centralità del lavoro di squadra e della coesione tra professionisti e istituzioni, fondamentali per affrontare le sfide del settore facendo massa critica. In particolare, si è messo l’accento sulla necessità di puntare su standard qualitativi elevati, professionalità diffusa e una visione innovativa dell’offerta turistica.

“Arcadia”

A fare da cerniera l’esperienza maturata da “Arcadia”, il tour operator che da Cesenatico ha creato un ponte tra l’Italia e oltre 50 mercati esteri. Tra i principali operatori dell’incoming in Italia, vanta oggi una rete di oltre 4.500 strutture contrattualizzate e collabora stabilmente con 250 altri tour operator attivi in 50 Paesi.

Il suo modello - spiega il giovane Matteo Mambelli, ceo di “Arcadia” - è business B2B (business to business), vale a dire da un’azienda a un’altra azienda, che poi li colloca alle agenzie del settore, quelli che saranno le destinazione, soggiorni, strutture ricettive ai turisti finali, ma anche opportunità, ed eventi quali viaggi esperienziali, manifestazioni culturali, sportivi, artistici e logistica. Oltre a ciò che si fonda su operazioni charter mirate, pacchetti tailor-made (su misura) e una piattaforma distributiva tecnologicamente avanzata.

Fare rete

«Questa serata - conclude Mambelli - ha rappresentato la volontà concreta di costruire un sistema di collaborazione duraturo tra gli attori del turismo italiano. Spesso è fuori dai contesti fieristici tradizionali che nascono le idee migliori per il futuro. Nella cornice raffinata dell’unico cinque stelle della costa forlivese-cesenate, gli operatori hanno potuto condividere esperienze, visioni e strategie, consolidando il valore dell’ospitalità italiana in un mercato sempre più competitivo e globale».

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