Cesenatico, “Il pesce fa festa” porta 30mila euro alla Ccils

Sotto l’albero di Natale un grande dono: 30mila euro per continuare a mandare avanti i laboratori protetti.

Gli “Amici della Ccils” sono sempre presenti e al fianco delle persone con disabilità psicofisica che in questi laboratori produttivi trovano occupazione, in un ambiente adatto a loro. Questa volta i volontari che a novembre per cinque giorni hanno cucinato e servito pesce alla sagra di “Il Pesce fa festa” si sono superati nell’intento di dar loro sostegno. Di ricavare somme di denaro da devolvere specificatamente ai laboratori della cooperativa sociale Ccils di Cesenatico e Bellaria, che occupa più di trenta persone diversamente abili del territorio. A primavera avevano raccolto e devoluto ancora per la stessa causa altri 20mila euro. Allora si trattava del ricavato della partecipazione alla rassegna gastronomica di “Azzurro come il pesce”. Mentre a Natale di un anno fa gli “Amici della Ccils” avevano consegnato alla cooperativa sociale per l’inserimento lavorativo altri 25 mila euro. E così negli anni precedenti.

Nei laboratorio da una dozzina d’anni si producono stracci e strofinacci, si fa assemblaggio di materiale di ferramenta, si fabbricano borse utilizzando tela di ombrelloni riciclati, carta da parati per arredo.

Per portare a compimento quest’ultima donazione in ordine di tempo è occorsa 1 tonnellata e mezzo di pesce dell’Adriatico da preparare e cuocere per far guadagnare i 30mila euro da donare l’antivigilia di Natale alla neo presidente della Ccils, Fiorella Casali. E arrivare a contabilizzare qualcosa come 7.652 piatti serviti: «Li abbiano contati tutti - dettaglia con dovizia Lando Casali, presidente dall’associazione Amici della Ccils - C’è tra noi ora anche un tecnico informatico che ci dà una grossa mano e così non ci possiamo sbagliare nei quantitativi e negli ordinativi occorsi durante i giorni della festa del pesce di novembre». E così Lando Casali scandisce aggiornato l’elenco puntale delle voci: 140 casse di moletti, 70 di triglie, 32 di totani nostrani, 35 di mazzancolle, 90 di alici fresche, 40 di canocchie, 12 di seppie, con l’avvertenza che ogni cassa contiene 5/6 chili di prodotto ittico. Sui fornelli sono diventati 1100 porzioni di crostini di alici marinate, 2000 risotti di mare, 1000 maccheroncini con le canocchie, più di 700 monfettini, 2500 fritture. «Questi risultati fanno sì che tolte le spese per l’acquisto del pesce e degli altri prodotti necessari, tutto possa essere devoluto ai laboratori produttivi della Ccils - specifica Lando Casali -. Di questo sostegno ne hanno davvero bisogno. Al nostro stand gastronomico, nel cortile del Museo della marineria, ogni edizione delle sagre si alternano 70 volontari. Prestano la loro opera in modo del tutto gratuito e disinteressato. Perciò ritengo che è importante da parte nostra diffondere come tutto quanto il ricavato dalle due manifestazioni annuali venga devoluto per intero in solidarietà. Per consentire di far lavorare persone che altrimenti faticherebbero a trovare occupazione altrove, fuori da questi laboratori protetti. Consapevoli della nostra missione cerchiamo di tenere il prezzi bassi e servire piatti abbondanti».

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