Cesenatico, il comandante della polizia locale Turci ai saluti: “Ho dato tutto me stesso, è tempo di lasciare”

Con la fine di marzo Edoardo Turci conclude il suo lungo servizio di comandante della polizia locale di Cesenatico e prima ancora di Mercato Saraceno. Una carriera prestigiosa con il suggello dell’amministrazione comunale di Cesenatico che, di recente, gli ha conferito un encomio solenne per il suo impegno, dedizione, competenza e umanità mostrata nello svolgere il delicato compito di comandante “pensando sempre al bene di Cesenatico”. In precedenza l’altro Comune dove ha svolto il ruolo di comandante della polizia locale, che è Mercato Saraceno, gli ha assegnato la cittadinanza onoraria nel 2022.
Iniziò il lavoro come agente stagionale, nel giugno 1979 a Gatteo Mare (lo stipendio era di 500mila lire al mese) quand’era studente universitario, poi, dopo il militare e gli studi, nel 1986, vinse un concorso da effettivo a Mercato dove sarebbe rimasto fino all’aprile 2012, per diventare il vice della polizia locale di Cesenatico dove, nel 2017, assunse il comando.

A 37 anni, nel 1993, è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica (Omri), uno dei più giovani, in quanto bisogna avere almeno 35 anni: per meriti in campo culturale. Infatti oltre ad essere giornalista pubblicista dagli anni ‘80, ha scritto, dal 1988 fino al 2023, una settantina di libri e saggi di storia locale. Inoltre è ispettore onorario della Soprintendenza di Ravenna - Beni architettonici, monumentali e paesaggistici, per i Comuni di Gatteo, Gambettola, Savignano, San Mauro Pascoli e Mercato Saraceno. In più accademico segretario (già bibliotecario) dell’Accademia dei Filopatridi di Savignano. Nel 2006 gli è stata conferita la massima onorificenza rotariana, il Paul Harris Fellow.
Ora è il tempo di lasciare il comando. «In parte sono dispiaciuto, ma con la consapevolezza di avere dato il massimo di me stesso, e questo mi basta. Guardo al futuro con serenità, portando con me i valori che hanno guidato con disciplina, onore e onestà il mio percorso professionale. Tutto questo accompagnato dal grato ricordo di colleghe e colleghi che hanno condiviso questo lungo percorso, ringraziando tutti, amministrazione comunale compresa». Tanti i ricordi e i sacrifici: «Una lista lunga; quando ero a Mercato percorrevo dai 15 ai 20mila km all’anno che vanno moltiplicati per 25 anni; sacrificio compensato dalla vastità, bellezza e storia del luogo e dall’empatia con la popolazione, custode di valori, di tradizioni e senso di appartenenza. A Cesenatico, invece, con 3 milioni e mezzo di presenze turistiche, lo sforzo è stato rivolto al problem solving nelle più disparate situazioni, con l’attenzione rivolta a chi, bisognoso, si affidava alla nostra professionalità e umanità, non tralasciando il controllo sul rispetto delle regole e delle leggi. Poi il Covid, le grandi manifestazioni, eventi... Nessun rimpianto: ho avuto molto dalla vita, genitori eccezionali, una famiglia splendida, una professione gratificante; e quando la linea d’ombra del sole diventa sempre più radente significa che è giunto il tempo di lasciare. E anche se al tramonto non si ha più la freschezza dell’alba, rimane il ricordo di quel lontano primo giorno di lavoro che, inconsapevolmente, ha segnato il mio destino professionale».