Cesenatico, gran festa per i cento anni delle storiche Barchèt e Assunta

Cento anni, affratellate a festeggiare insieme quel loro speciale compleanno: la lancia Assunta di Cervia, e il trabaccolo Barchét di Cesenatico, entrambe del 1925, tutte e due ancora oggi naviganti nell’ambito della “Mariegola delle Romagne”. L’Assunta, di 8,50 metri di lunghezza, è di proprietà della famiglia Marini di Cervia, ed è stata la prima barca tradizionale ad essere dichiarata di particolare interesse artistico e storico dal Ministero dei Beni e attività culturali. Il Barchét, invece, trabaccolo da pesca di 12,64 metri di lunghezza, attrezzata di due alberi con vela al terzo è di proprietà del Comune di Cesenatico, con “armatore” il Museo della Marineria.

Il traguardo dei 100 anni

Insieme hanno deciso dar festa nei porti per i raggiunti 100 anni di varo, pesca in mare, navigazione di cabotaggio, aabato a Cesenatico e ieri avrebbero dovuto replicare a Cervia, ma in questo caso i festeggiamenti in grande sono stati cancellati per via del maltempo che nella notte ha colpito duramente quel tratto di litorale. Quello dei 100 anni è un traguardo di tutto rispetto anche per questi legni e che hanno attraversato a loro modo quasi che indenni, gli “Anni ruggenti” della loro epoca, la guerra, le requisizioni, le profonde trasformazione intervenute dagli anni Sessanta dello scorso secolo in poi. Barche che sono riuscite a “sopravvivere” ed essere valorizzate quali oggetti preziosi, sfuggendo al destino della più parte di quelle d’un tempo, finite abbandonate nei rami secondari dei porti, in disarmo per le marine o a secco cantieri, prima di essere definitivamente smantellate. Della maggior parte di queste non esiste più traccia se non nei ricordi delle famiglie che le hanno possedute.

Festa grande al porto Canale

Così il porto canale di Cesenatico sabato ha fatto da “dignitario”, da set ideali a tagliare la torta al Barchét e all’Assunta, brindare e augurare ancora loro lunga vita per il mare. Nel pomeriggio di sabato cinque barche cervesi: la festeggiata l’Assunta accompagnata dai “Tre fratelli”, le “Tre sorelle”, la lancia Maria e il “Garbein” hanno fatto vela per raggiungere la vicina Cesenatico. Risalito il porto si sono affiancate le une alle altre, “tenendosi per mano”, formando un ponte di barche dalla sponda di via Marino Moretti a quella Corso Garibaldi insieme al bragozzo “San Nicolò” e l’altra festeggiata: il Barchét, l’ammiraglia della Sezione galleggiante del Museo (se si esclude il grande trabaccolo da trasporto Giovanni Pascoli oggi immoto alla fonda); acquistata vedi caso nel 1971 dall’allora Azienda di Soggiorno di Cesenatico, quando era in disarmo nel porto canale di Cervia, e portava ancora il nome originario di “Raffaele”.

Turisti meravigliati

Per chi ha potuto assistere allo spettacolo, abitanti e turisti, alla vista di tutte le vele tradizionali spiegate alla brezza serale è stato una vera meraviglia. Tutti incuriositi dall’inconsueto carosello di barche d’epoca e tutti presi a immortalare e immortalarsi nell’avvenimento, mentre gli equipaggi, armatori e loro ospiti assaggiavano buon pesce, levavano brindisi, cantavano da sotto il ponte di Garibaldi.

A Cervia

Ieri si sarebbe dovuta ricambiare la vistata a Cervia. Ma data la mareggiata della notte precedente le barche di Cesenatico non hanno potuto raggiungere Cervia comunque impegnata a risolvere i danni causati da pioggia e raffiche di vento. È stata invece confermata la parte di programma che conteneva per l’occasione, in via straordinaria, una edizione del Palio della cuccagna (22 iscritti tra cui 3 donne) e i festeggiamenti per il mezzo secolo di costituzione del Circolo ricreativo pescatori “La Pantofla” (1975-2025).

Le manifestazioni sono state realizzate con la collaborazione dal Museo della Marineria di Cesenatico e dal Circolo Pescatori La Pantofla di Cervia.

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