Cesenatico, gli operatori turistici: «Serve una Notte Rosa più lunga e promossa all’estero»

La “Notte Rosa” è andata “benino”. Questa, in sintesi, l’opinione a caldo dagli operatori turistici, che segnalano un punto debole. Edizione dopo edizione, questa kermesse è diventata essenzialmente un evento di intrattenimento, molto meno invece, progetto capace di calamitare in Riviera nuovi clienti, anche e soprattutto ospiti dall’estero.
La richiesta è di avere con largo anticipo un calendario pronto, con interpreti di richiamo, in modo potere fare un’adeguata promozione, anche nelle fiere turistiche all’estero.
Piace invece l’anticipo al mese giugno, ancor più in coincidenza con il solstizio d’estate.
Il presidente di Adac-Federalberghi, Alfonso Maini, tira le somme: «È stata azzeccata la scelta di fare coincidere la “Notte Rosa” con l’inizio dell’estate, anzi sarebbe ancor meglio organizzarla anche prima. Andrebbero, invece, ripensati i fuochi d’artificio: meglio il sabato che il venerdì. Poi bisognerebbe caratterizzare la festa con eventi non per due giorni ma per un’intera settimana, in modo che diventi un’attrattiva per venire a trascorrere un periodo di vacanza al mare. Soprattutto il calendario di eventi andrebbe preparato e reso noto fin dall’autunno, in modo da potere fare promozione turistica nel corso di manifestazione e fiere turistiche, non solo in Italia, per richiamare nuovi clienti in Riviera», e non solo pendolari del mare. «Sarebbe davvero importante - sottolinea Maini - poter proporre un “pacchetto Notte Rosa”, fornito di iniziativa valide e attrattive per il mercato estero, anche grazie a maggiori collegamenti ferroviarie e aerei dall’aeroporto di Rimini».
Sulla stessa lunghezza d’onda i bagnini. Simone Battistoni, presidente della Cooperativa dei gestori degli stabilimenti balneari, premette che «tutto si è svolto in modo tranquillo, senza eccessi, e questo è importante». Poi aggiunge però che la “Notte Rosa” «è sempre di più un evento legato al divertimento, pensato soprattutto per fare venire giovani, e questo va benissimo, ma serve poco per fare arrivare in Riviera più gente, approfittando di questo evento per rimanerci in ferie. Ha esaurito lo spirito iniziale di incrementare il numero di presenze, puntando sul fatto che coinvolge l’intera costa regionale e le spiagge di tutta la Riviera».
Anche il direttore di “Glamping Cesenatico”, Terzo Martinetti, che è pure vicepresidente di Faita Federcamping Emilia-Romagna, auspica un rilancio: «Appuntamenti come la “Notte Rosa” sono sempre importanti. Resta uno dei più noti dell’estate sulla nostra costa, con tutte le sue località chiamate a far festa. Ma proprio per questo è necessario poterlo promuovere in Europa, dove già la Riviera romagnola ha una sua riconoscibilità. Vanno create le condizioni per invogliare turisti italiani e stranieri a parteciparvi, anche organizzando eventi che durino per più giorni».