Cesenatico, flash mob in Comune per le educatrici scolastiche: "Siamo tutte nella stessa barca"

Un flash mob dei Cobas ieri sera in Comune a Cesenatico in concomitanza con il primo giorno di "Azzurro come il pesce" per rivendicare i diritti delle educatrici scolastiche. Così la nota dei Cobas: "Il flash mob “Siamo tutte nella stessa barca” in occasione della Festa del pesce ha voluto rendere visibile la condizione lavorativa delle educatrici scolastiche di Cesenatico. La perdita di ore in caso di assenza del bambino, la precarietà e il mancato riconoscimento per alcune lavoratrici del corretto livello di inquadramento sono i principali problemi delle educatrici impiegate nelle scuole di Cesenatico, che chiedono l'inserimento dell'educatore di plesso nel prossimo appalto che presumibilmente verrà bandito nei mesi estivi.
Il 17 novembre 2022, come Adl Cobas, ci recammo presso il Comune di Cesenatico per incontrare l'Assessore Pedulli con delega ai servizi alla persona e alla scuola. Un incontro richiesto per presentare la piattaforma per il servizio educativo scolastico che contiene alcune proposte per migliorare le condizioni di lavoro di educatrici ed educatori impegnati in questo importante servizio.
A novembre non incontrammo l'assessore di persona ma fummo accolti da due tecnici del Comune che ascoltarono con attenzione le proposte della piattaforma e la descrizione del modello dell'educatore di plesso. Ci congedammo da quell'incontro con l'intenzione di proseguire il confronto, e di incontrare l'assessore successivamente.
Il bando del servizio educativo di Cesenatico, che riguarda l'affiancamento di un educatore ai bambini e ragazzi disabili, fragili e in situazioni di particolare vulnerabilità, risale al 2014 e prevede ancora la sospensione del servizio educativo in caso di assenza del proprio assistito. Una sospensione che significa per l'educatore la perdita di ore di lavoro quando l'utente non si reca a scuola, l'oscillazione del monte ore settimanale e del proprio stipendio mensile. Se l'assistito non va a scuola per un qualsiasi motivo che sia personale o di salute, l'educatore non può recarsi nella classe e nella scuola dove avrebbe preso servizio secondo il proprio orario di lavoro: nel peggiore dei casi rimane a casa, nel migliore dei casi può coprire queste ore con sostituzioni di colleghe anche in altri plessi del Comune. Un meccanismo che grazie alla mobilitazione degli educatori ed educatrici è stato, negli ultimi anni, superato sia nel Comune di Rimini che in diversi Comuni della sua provincia proprio attraverso l'introduzione dell'educatore di plesso.
L'anno scolastico sta volgendo al termine e tutto tace sul fronte dell'amministrazione comunale di Cesenatico. Non è chiaro se inserirà nel nuovo bando la figura dell'educatore di plesso, se questa verrà applicata in ogni ordine e grado scolastico, se il nuovo bando sarà attivo da settembre prossimo. Le educatrici e gli educatori che hanno proposto la piattaforma e l'introduzione dell'educatore di plesso rappresentano una risorsa da essere coinvolta in un dialogo per la costruzione di un nuovo bando che tuteli e valorizzi il loro lavoro. Pertanto chiederemo all'assessore Pedulli per continuare il confronto con ADL Cobas che rappresenta alcune lavoratrici dell'appalto, ci auguriamo che il Comune stia lavorando per un bando che da un lato tuteli i diritti degli educatori assicurando loro continuità di lavoro e reddito, dall'altro assicuri un servizio di qualità per gli utenti che sempre più vengono travolti dalla mancanza di educatori professionali nel Terzo Settore.
Chiediamo tutela e diritti la professionalità per la figura educativa nell'inclusione scolastica "Educatore di plesso" nel prossimo bando per assicurare stabilità lavorativa e continuità di reddito alle educatrici.
