Cesenatico, ex Nuit: si cerca l'intesa per "salvare" il rogito

Per l’area ex Nuit si cerca l’intesa per stringere un nuovo accordo in tempi stretti. Si avvicina infatti la scadenza per il rogito per assegnare in via definiva la proprietà del lotto nelle cinque aree di cui si compone, all’immobiliarista cesenate Bruno Bastoni, che si è aggiudicato in seconda battuta l’asta giudiziaria, indetta dal curatore fallimentare a novembre 2021. Il lotto, e le cinque aree che lo compongono, è oggetto di un accordo di programma tra pubblico e privato che risale al 2011, mai compiuto e oggi superato da eventi e congiuntura, che ora Comune e aggiudicatario stanno cercando l’intesa per ridefinire.

Al momento del rogito Bastoni dovrà versare i 6,8 milioni di euro con cui si è aggiudicato l’asta, ma sarà solo il primo di una serie di investimenti. L’accordo originale prevede la realizzazione di un mega albergo di otto piani e da centocinquanta camere ecocompatibile, un parcheggio interrato da centinaia di posti auto, una zona commerciale e una piazza pubblica nell’area ex Nuit, quella che dà il nome all’Accordo e che si estende per 12.528 metri quadri di superficie un progetto che richiederebbe un ulteriore investimento stimato in circa 15 milioni, a cui si dovrebbero aggiungere, questo prevedeva l’accordo, altri 6-7 milioni di lavori euro di lavori pubblici per il comune. Nel lotto ci sono poi le aree delle tre colonie: San Vigilio (di 1.963 mq da tramutare in 35 appartamenti, in parte già realizzati), Gioiosa (di 2.810 mq da trasformare in 42 appartamenti), Cif- Centro italiano femminile (di 3.372 mq. per 52 appartamenti). A chiudere il pacchetto la quinta area la più piccola, di poco più di 1.000 metri quadrati in viale Dei Mille (all’angolo con via Anita Garibaldi) oggi adibita a parco giochi per bimbi da cedere al Comune con parcheggio pubblico.

Bastoni ha tempo fino a metà luglio per decidere se andare avanti (e non ritirarsi come ha già fatto il primo assegnatario dell’asta) e quindi entrare in possesso dell’intero lotto e contrattare con il Comune la rimodulazione dell’accordo prevedendo anche un passaggio dal Consiglio comunale. La linea dell’amministrazione Gozzoli sembra essere quella di assicurare al patrimonio pubblico e quindi alla città l’intera e nevralgica area ex Nuit, questo significherebbe rinunciare ai 6 milioni di lavori pubblici previsti nell’accordo del 2011. In questo scenario all’aggiudicatario rogitando e versando il quantum offerto rimarrà la possibilità di costruire i 130 alloggi nelle restanti aree.

Intanto l’aggiudicatario potrebbe chiedere di aggiungere qualcosa in più. Ad esempio la possibilità di costruire nella quinta area del pacchetto Ex Nuit, quella di viale Dei Mille, a cui però è stata data già, da piano urbanistico, la destinazione di parcheggio pubblico e i margini per una variazione sembrano non esserci. Un’ulteriore ipotesi vedrebbe entrare in gioco un’altra delle aree nel cento urbano di proprietà comunale e già avente destinazione residenziale da cedere in cambio. Le valutazioni in questo caso potrebbero ricadere sull’Ex Maternità e infanzia poi casa popolare in viale Da Vinci, che fino ad ora però non ha mai fatto parte dell’accordo di programma.

Se l’accordo non si trovasse e l’aggiudicatario non rogitasse entro metà luglio, la partita tornerebbe ancora tutta in alto mare. Con la necessità per il curatore fallimentare di ricorrere a una nuova asta giudiziaria per l’intero lotto ex Nuit &C.

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