Cesenatico, dalla festa di Cannucceto una donazione per le cure di Giada

Cannucceto fa i conti della festa di paese. Tramite “Chi Burdel” il ricavato è stato donato a Giada a sostegno delle cure mediche di cui ha bisogno. “Cannucceto in festa” anche quest’anno è stata un successo con la partecipazione arrivata anche da fuori frazione. Ma è stata soprattutto la comunità a rispondere con entusiasmo all’iniziativa promossa dal Comitato di Zona di Cannucceto, trasformando anche le serate segnate dalla pioggia in momenti di incontro, musica e convivialità.

Così grazie alla generosità di tutti, 1.000 euro, il ricavato della festa di paese, sono stati consegnati, tramite l’associazione no profit “Chi Burdel”, a Giada, una giovane donna di Cesenatico affetta da una grave disabilità. La donazione consentirà a Giada di proseguire le terapie che le stanno portando importanti benefici e significativi progressi.

Giada Marselli, oggi 26enne, anche negli anni scorsi era stata sostenuta dal Comitato di zona di Cannucceto nel portare avanti il suo percorso terapeutico. Ad appena sei anni di età è stata colpita da una grave disfunzione all’apparato gastrico digestivo, che ne ha inficiato e reso problematica la crescita e le normali funzioni di vita.

Spiega Giuseppe Angelini dell’associazione di “Chi burdel” di Villalta: «Il progetto di sostegno temporaneo stava volgendo al termine per quanto riguarda il ciclo di terapie di riabilitazione e di agopuntura, che a poco a poco avevano riattivato a Giada la funzione della parola. Cure che Giada fa presso un centro specializzato della zona. Ora, ancora una volta, grazie anche a questa donazione del Comitato di Cannucceto, Giada potrà andare avanti ancora per un po’ a sottoporsi a queste terapie. È una cosa davvero importate per lei, i progressi ci sono stati e tutti noi le siamo vicini». «Vogliamo ringraziare di cuore - aggiunge Angelini -, gli amici del Comitato di zona di Cannucceto che hanno ben pensato ancora di devolvere il ricavato della loro festa a questo progetto. Noi abbiamo in carico diverse famiglie che hanno bisogno di sostegno e aiuto per terapie specialistiche. Siamo fieri di essere affiancati nei nostri progetti anche dai Comitati di Zona perché come sempre l’unione fa la forza, specie nel far del bene a tutti».

«Siamo orgogliosi della risposta del quartiere e della solidarietà dimostrata - dicono dal Comitato di zona -. La festa non è solo divertimento e buon cibo, ma soprattutto un’occasione per sostenere chi ha bisogno e rafforzare il senso di comunità». Comitato che poi ringrazia di cuore i volontari e tutti gli sponsor che hanno reso possibile l’organizzazione, in particolare, “La Piadina di Lorenzo” della famiglia Vincenzi per il prezioso sostegno.

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