Cesenatico, Caritas chiude un altro anno di ascolto e solidarietà

Cesenatico
  • 09 dicembre 2025

Una mensa sempre aperta e prima di tutto “amica”, quella della Caritas cittadina. A servizio degli ultimi, delle famiglie fragili, delle persone più dimenticate. La media è quella di 1250 pasti erogati ogni mese dell’anno sino a superare il numero di 1400 con i primi rigori dell’inverno. Giovedì sera gli operatori della Caritas del territorio, con anche i suoi benefattori, fornitori e sostenitori si sono ritrovati in 110 persone, alla presenza del vescovo della diocesi di Cesena-Sarsina, Antonio Giuseppe Caiazzo, per prendere parte prima alla santa messa officiata nella Chiesa di San Giacomo e a seguire all’oramai tradizionale appuntamento conviviale, nella sala eventi della parrocchia di Santa Maria Goretti, a Madonnina.

Essere comunità

È un modo per ribadire che essere comunità significa anche partecipazione, in questo caso a favore di chi tende una mano per essere aiutato. Anche chi è stato in cucina ai fornelli, le associazioni de “I bambini al primo posto” e de “ I pescatori a casa vostra”, è stato parte integrante di questa comunità allargata e solidale. Oltre al vescovo, arrivati a fare gli auguri a tutti e soprattutto a sostenere l’attività e l’opera di “apostolato” della Caritas nei riguardi dei bisognosi, c’erano don Giampiero Casedei, don Altenio Benedetti, don Theodule Koutchoro, per tutti don Teo, parroco di Santa Maria Goretti che ha fatto gli onori di casa. Tra i presenti Willam Tofani, presidente dell’associazione “Mater Caritatis” di Cesena, con Valerio Navarra responsabile della Caritas cittadina e Ettore Rossi, referente della Diaconia di Carità della zona del mare. Il qual ha poi illustrato l’attività per quanto riguarda i servizi mensa della Caritas di Cesenatico.

I numeri dell’attività

Il servizio si svolge attraverso la somministrazione dei pasti tutti i giorni della settima, del mese, dell’anno, con punte di oltre 1.400 al mese somministrati. Dettaglia Ettore Rossi: «Dal 2022 a oggi, da quanto da quanto abbiano cominciato a tenere questo tipo di conteggi abbiamo servito pasti a 944 persone: 402 italiani, 139 altri europei, 323 africani, 61 asiatici 20 dell’America Centrale e del Sud. In genere si tratta di persone senza dimora». Le nazionalità della persone che più hanno bussato alla mensa della Caritas provenivano: 101 dal Marocco, 66 dalla Tunisia, 49 dalla Nigeria, 31 al Senegal, 20 dal Ghana, e poi ancora 60 dalla Romania, 19 dalla Serbia, 17 dall’Albania, 15 dall’Ucraina e 28 dal Bangladesh, 9 da Sri Lanka una dozzina tra Pakistan, Iran, Afganistan, altrettanti tra Brasile e Cile. Alla Caritas dove funziona il Centro di ascolto e di Prima accoglienza vengono seguite in modo continuativo dalla 160 alle 200 famiglie bisognose, ivi compresa nella distribuzione di pacchi alimentari. C’è da specificare come per quest’inverno nell’ex Convento dei cappuccini - dove è stata ricavata la nuova sede della Caritas, il servizio mensa e consegna pasti - non è stato riconfermato il dormitorio durante i mesi freddi, per quanti sono soliti dormire per strada. Tuttavia attraverso il Comune di Cesenatico si sono e si stanno individuando soluzioni alternative.

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