Cesenatico, "Azzurro come il pesce": il gran finale

“Azzurro come il pesce” è sempre più una calamita in grado di richiamare tanti turisti fin dalla primavera, con importanti ricadute positive sia sotto l’aspetto ricettivo che dal punto di vista promozionale. Tanto che il sindaco Matteo Gozzoli è convinto che la gastronomia di mare, assieme alla vacanza sportiva, possa diventare il motore delle vacanze a Cesenatico. Il binomio tra la sagra (che si conclude oggi, con stand aperti dalle 11.30 alle 15.30 e dalle 18 alle 22) e il Festival degli aquiloni in corso sulla spiaggia a Cervia ha funzionato alla grande nell’ultimo fine settimana. Molte delle persone che hanno soggiornato nelle due cittadine costiere, o semplicemente hanno deciso di fare una gita fuori porta, hanno preso parte a entrambe le iniziative, che sono diventate assieme un motivo unico per trascorrere qui qualche giorno di vacanza al mare. I campeggi hanno fatto segnare il tutto esaurito, così come gli affittacamere, i bed & breakfast e le seconde case, e sono andati a ruba le piazzole per sosta dei camper. Tra hotel e residence, 110 strutture ricettive hanno deciso di riaprire l’attività per l’occasione, in aggiunta alle 38 ad apertura annuale. Invece, per l’apertura generale di tutti i 300 alberghi di Cesenatico occorrerà aspettare la seconda metà di maggio, quando sono in programma i grandi eventi sportivi, a cominciare dalla Granfondo “Nove colli” di cicloturismo e dalla “Spartan Race”, alla seconda edizione da queste parti. Il forte, anche se breve, acquazzone di ieri ha rovinato un po’ il penultimo pranzo di “Azzurro come il pesce”, quando la gente era già in fila per prendere posto a tavola negli stand. Le temperature fresche dei giorni precedenti hanno tuttavia favorito l’assalto ai vari punti gastronomici, sabato e domenica, visto che il meteo non invitava a stare più di tanto in spiaggia. Oggi ci sarà il gran finale, sempre con la garanzia di mangiare prelibatezze per le quali si rispetta un rigoroso disciplinare: vengono cucinati e serviti ittici nostrani pescati in Adriatico, e cioè sardoni, sardine, sgombri, triglie, mazzole, merluzzi, moletti, cefali, sogliole, zanchetti, razze, canocchie, mazzancolle, granchi, seppie, vongole e soprattutto cozze cotte alla marinara. Il sindaco Gozzoli, incoraggiato dalla «bella risposta del pubblico, nonostante il tempo non abbia lesinato sfavori», sottolinea che «gli stand hanno lavorato in pieno e con qualità, confermandosi un traino per tutta la ristorazione e anche per pubblici esercizi e negozi. Prima la Pasqua e adesso “Azzurro come il pesce” lanciano nel modo migliore le manifestazioni di richiamo in calendario il mese prossimo, dedicate alla vacanza attiva. Si tratta di buon viatico per destagionalizzare, allungando il periodo turistico, non più limitato a quello balneare. È tutta l’immagine di Cesenatico e la promozione che è stata fatta a trarre vantaggio da “Azzurro come il mare”. La nostra tradizione gastronomica e la nostra ristorazione di mare è ormai rinomata e si impone per qualità a livello nazionale, potendo contare su un porto peschereccio che mantiene un ruolo di primo piano nello scambio e produzione ittica in Adriatico».

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