È venuto a mancare Romano Pompei, aveva 84 anni. Una famiglia la sua di noti armatori e padroni di barche. Lo stesso Romano, dopo essere stato a lungo voce autorevole della marineria locale, è stato presidente della Cooperativa Casa del pescatori per diversi anni, e ne è stato un innovatore. È a Romano Pompei che si deve l’idea e la nascita degli allevamenti di mitili in mare, per primo a fine anni Ottanta ci scommise dando nuovi sbocchi occupazionali a molti giovani cesenaticensi, pescatori compresi. Pompei, rimasto vedovo della moglie alcuni anni fa, lascia tre figli, Alessandro, Andrea e Fabio.
Sempre attento e profondo conoscitore delle cose di mare, delle vicende di barche e pesca, nel 2019, a 79 anni, la sua passione lo aveva portato a pubblicare e a presentare al Museo della marineria due suoi libri: “Vi racconto Maccalé”, il nonno Marcello, giunto da San Giuliano di Rimini, che nel 1896 partecipò alla difesa dell’avamposto abissino di Maccalé, e “Bafiet-un uomo, una marineria un paese”, che racconta la storia di Augusto “Bafeit”, industrioso armatore di barche da pesca d’altura. Romano dal canto suo è stato un altrettanto capace e valido capobarca, illuminata figura della marineria, dal 1987 al 1994 fu presidente della Cooperativa Casa del Pescatore. A lui in quegli anni si deva l’introduzione a Cesenatico dei primi impianti in mare per l’allevamento dei mitili, iniziando dalla Coop Copralmo (oggi cresciute a 5). Vincendo col dialogo e persuasioni le iniziali perplessità e resistenze, ritenuti allora d’ostacolo alla pesca. «La marineria di Cesenatico con Romano perde uno dei suoi ascoltati e profondi punti dei riferimento degli ultimi 50 anni. Perde un armatore e un pescatore capace; un innovatore come lo fu il padre – lo ricorda il segretario della Cooperativa pescatori Mario Drudi –. Un uomo importante per la Cooperativa e il mondo della pesca. Persona attenta, preparata, pacata. Equilibrata, sempre dedito a mediazione e ragionevolezza».