Antenne e multe, il Comune di Cesenatico perde cause e deve aggiornare il bilancio

Il Comune perde cause su antenne per telefonia e multe e deve aggiornare il bilancio consuntivo 2024 nel prossimo consiglio comunale del 19 dicembre che voterà anche il piano di investimenti triennale. Non si tratta di grandi somme, ma serve un intervento.

Iliad strappa due vittorie al Comune per due ricorsi sulle antenne per la telefonia mobile nel frattempo già installate a Valverde. Le sentenze sono state emesse del Tribunale amministrativo regionale, datate 2020 e 2021. Si tratta tecnicamente di “debiti riconosciuti fuori bilancio”, per circa 3mila euro ciascuna e coperte attraverso il Fondo di riserva dell’ente. Spese che la compagnia di telefonia mobile Iliad Italia Spa ha richiesto a rimborso al Comune. La prima sentenza del Tar ha avuto luogo dopo che il Comune di Cesenatico aveva espresso diniego all’installazione di impianto per la telefonia mobile in via Bernini a Valverde facendo riferimento a quanto prevedeva il proprio regolamento in materia del marzo 2006. La compagnia di telefonia mobile aveva incassato da Arpae parere favorevole, ma non l’autorizzazione del Comune che aveva enunciato i motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza proposta da Iliad Italia. Provvedimento di diniego motivato anche causa la proliferazione sul territorio dei punti in cui sono presenti impianti fissi per la telefonia mobile, per cui c’erano state anche proteste. Auspicando iniziative di coordinamento delle richieste di autorizzazione dei diversi gestori. Il Tar nel merito si è pronunciando sul ricorso, accogliendo il ricorso di Ilied, annullando l’atto impugnato e condannando il Comune alle spese di lite in favore della ricorrente, liquidate in 2.000 euro oltre accessori di legge. L’altra sentenza del Tar pubblicata nel marzo 2021 vide anche qui il Comune soccombente: ha per oggetto la domanda autorizzativa presentata da Iliad per l’installazione di un impianto di telefonia in via Melozzo da Forlì, sempre a Valverde. Con provvedimento del 23 luglio 2020 il Comune, pur non ritenendo formato il silenzio assenso per incompletezza della domanda, provvide all’annullamento in autotutela in considerazione dell’interesse pubblico della salute dei cittadini. Anche in questo secondo caso, però, il Tar accolse favorevolmente il ricorso di Iliad, annullando il provvedimento del Comune e condannandolo a pagare le spese della lite, 2.000 euro più accessori di legge. Con la conseguenza che le antenne vennero installate. E che ora il Comune deve modificare il bilancio ed effettuare il pagamento

Per le multe che non saranno incassate le spese ammontano invece a 600 euro di spese da pagarsi per il ricorso di tre automobilisti, a cui il giudice di pace di Forlì ha dato ragione per quanto riguarda altrettante multe in violazione al codice delle strada: una per estraneità a una violazione in entrata alla Ztl e due sanzioni per invio dopo la decorrenza dei termini per i verbali inerenti l’autovelox. Anche in questo caso si tratta di un “mini” debito riconosciuto fuori bilancio per il quale occorre aggiornare la nota spese 2024. Una goccia nel mare per quanto riguardi gli incassi per le sanzioni al codice della strada. L’autovelox sull’Adriatica continua infatti a macinare sanzioni: circa 4 milioni di euro nell’anno in corso, mentre per quello prossimo la cifra prevista potrebbe salire a 4,7 milioni, come pubblicato in un post dal consigliere comunale di minoranza Roberto Buda.

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