Cesenatico, vongole morte o nane: protesta delle barche a Rimini

Rimini

CESENATICO. Non è più possibile pescare vongole in mare a nord della zona di Cesenatico e Cervia, perché sono talmente piccole da non poter essere vendute. Per denunciare questo disastro e chiedere di potere lavorare in uno specchio di mare più vasto, la protesta sarà portata venerdì 26 novembre fin dentro al porto di Rimini, dove attraccheranno una dozzina di vongolare. Nella stessa mattinata, le imbarcazione turbosoffianti aderenti al consorzio ravennate “Cogemo” si fermeranno. La mobilitazione è indetta dai pescatori di “poverazze” aderenti allo stesso consorzio, che promuove la manifestazione, finalizzata a sensibilizzare le autorità competenti a superare i confini consorziali di pesca. La Regione si era impegnata a trovare soluzioni, ma i colleghi del “Cogemo” di Rimini sono da sempre ostili a questa ipotesi. Al consorzio ravennate sono associate 18 imbarcazioni: 10 di Cesenatico, 2 di Marina di Ravenna e 6 di Goro. Dodici partiranno dal porto di Cesenatico alle 8.30 di venerdì, con destinazione il porto di Rimini, dove verranno ormeggiate di fronte al piazzale Boscovich. Tutti i pescatori partecipanti sono muniti di green pass e indosseranno mascherine. La manifestazione è stata comunicata al presidente della Regione Stefano Bonaccini, all'assessore alle Pesca Alessio Mammi, alla Capitaneria di Rimini e al Circondario Marittimo di Cesenatico, al sindaco e alla questura di Rimini. La zona di pesca per le barche del “Cogemo” ravennate va da Cervia al Po. Qui i banchi di vongole della specie “Chamelea gallina” si sono grandemente diradati per diffuse morie. E gli esemplari rimasti non arrivano a crescere fino a quei 22 millimetri richiesti per poter essere pescate, vendute e commercializzate. I pescatori del “Cogemo” di Ravenna chiedono perciò di potere pescare lungo l’intera costa della regione. La Regione ha per ora concesso un indennizzo di 400.000 euro per le morie avvenute nell’autunno 2020, da Cesenatico a Goro. «Viviamo in un modo dove a livello normativo tutto cambia, adattandosi alle necessità - osserva il presidente del “Cogemo” di Ravenna, Manuel Guidotti - mentre qui tutto è fermo da 20 anni. Come se il mare che bagna la nostra regione fosse ad appannaggio esclusivo di alcuni. Faremo sentire la nostra protesta a Rimini, per farci dire dalla Regione se dobbiamo estinguerci come pescatori o meno. Le vongole a nord di Cervia-Cesenatico non crescono e quindi non possono essere prese». Quanto ai 400.000 euro di aiuti, Guidotti è molto chiaro: «Non chiediamo soldi, che potrebbero essere una tantum; chiediamo solo lavoro, cioè di poter pescare. Dalla Regione ci aspettiamo scelte. Un anno fa aveva deliberato di trovare una soluzione all’insegna della responsabilità, superando i confini di pesca consorziali». Sul rischio di provocare tensioni andando con le barche a Rimini, vengono fornite rassicurazioni: «Non è nostra intenzione provocarle. Noi saremo lì solo per manifestare il nostro profondo disagio e dire che da venerdì fermeremo l’attività».

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