Cesenatico, una boa contro la minaccia climatica all'Adriatico

Cesenatico

Al largo della costa di Cesenatico è arrivata “Nausica II”, una boa per misurare la “febbre” al mare. Sarà una sorta di sentinella che farà la guardia ai cambiamenti climatici in Adriatico. È stata installata a fine ottobre, nell'ambito del progetto “AdriaClim”. È una delle iniziative di Arpae Emilia-Romagna finalizzate da un lato a ripristinare e potenziare il sistema di monitoraggio, con particolare attenzione all’innalzamento del moto ondoso e ai rilievi sulle correnti marine, e dall’altro a studiare l’adattamento delle acque costiere ai rapidi e devastanti cambiamenti del clima in atto.

Nel 2007, sempre 3 miglia al largo di Cesenatico, era stata posizionata la boa ondametrica denominata “Nausica”, per testare l’altezza, la direzione e il periodo dell’onda. In manutenzione da novembre 2021, aveva smesso di funzionare e trasmettere dati. Da metà ottobre di quest'anno Arpae Emilia-Romagna ne ha messa una nuova per registrare preziosi parametri meteo-marini.

L’Adriatico e le sue coste, anche per la particolare morfologia, essendo un mare stretto e chiuso, è più di altri sensibili agli impatti dei cambiamenti climatici. Il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (Pnacc) prevede che ci sarà un incremento significativo della temperatura e del livello del mare, che salirà a più 7 centimetri entro il 2050. Di conseguenza, per effetto dell’eustatismo, si avrà più che altrove un marcato aumento dell’erosione costiera. In un contesto del genere il monitoraggio diviene dunque uno strumento fondamentale per il futuro del mare e il benessere delle popolazioni locali.

Il progetto “AdriaClim” mira a rafforzare la rete di partner e il sistema informativo locale per prevenire danni sociali ed economici derivanti dai diversi impatti. Rientra nelle attività promosse e finanziate nell'ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Croazia, con l’obiettivo di sviluppare piani di adattamento regionali agli eventi estremi e ai futuri scenari climatici nell’area adriatica. Grazie ai fondi europei, saranno installate anche stazioni mareografiche, di qualità dell’acqua e una rete di video-monitoraggio della fascia costiera. Il tutto integrato con le reti nazionali già presenti (Rete mareografica nazionale e Rete ondametrica regionale), gestite da Ispra e dall’intero Sistema nazionale di protezione ambientale (Snpa).

La nuova “Nausica II” (dal nome della principessa dei Feaci che soccorse il naufrago Ulisse) sarà fondamentale per continuare la raccolta e trasmissione dei dati marini, sia per il monitoraggio operativo in tempo reale delle caratteristiche del moto ondoso, della corrente superficiale, della temperatura dell’acqua e dell’aria, sia per creare un database finalizzato all’analisi climatica dei parametri rilevati. I dati saranno assunti e archiviati ogni 30 minuti, visualizzabili sul sito di Arpae e accessibili tramite il servizio web Dext3r o il portale open data di Arpae.

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