Cesenatico: un po' di brividi fanno bene al turismo

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Annunciato dal palazzo della Regione Emilia-Romagna alla presenza del governatore Stefano Bonaccini, il 5° festival “Cesenatico noir” ideato e diretto da Stefano Tura, dal 21 al 24 luglio a Cesenatico, conferma un ritorno in grande spolvero. L’atmosfera godibile del racconto giallo funge da viatico per rilanciare un nuovo turismo legato alla riviera, e a Cesenatico. Trascinando nella suspence del libro e dello spettacolo, spinge a visitare un luogo di bellezza quale è il portocanale leonardesco, come il terrazzo del Grand Hotel, i due scenari degli incontri, che apportano benessere.

«Perché i luoghi fanno la differenza – sottolinea Bonaccini –. Come Regione abbiamo investito su Italian film Commission, perché quello che racconta la vita di un paese genera curiosità verso quel luogo».

La settima arte torna e si contamina del cartellone del festival. Il gran finale, domenica 24 luglio, vede la presenza dei fratelli Marco e Antonio Manetti, i Manetti Bros, e la proiezione del loro film “Diabolik”.

Per gli organizzatori di Confesercenti Emilia-Romagna e Cesena «Cesenatico noir valorizza anche il ruolo delle librerie, specialmente quelle indipendenti – aggiunge il direttore Marco Pasi –, ben 290 nella nostra regione».

Scrittori e scrittrici

Per la 5ª edizione il direttore artistico Stefano Tura , da due mesi anche direttore della sede Rai dell'Emilia-Romagna, annuncia una ripresa a pieno respiro, con doppi incontri giornalieri e una quindicina di scrittori. Esperti di noir singolari come è il franco armeno Patrick Manoukian (1949), in arte Patrick Ian Manook che da grande viaggiatore, ha scritto una trilogia noir legate alle steppe della Mongolia. C’è l’italo francese François Morlupi (1983) che da informatico in una scuola francese di Roma è diventato un caso editoriale (Come delfini tra i pescecani e Nel nero degli abissi). Jacopo De Michelis editor per Marsilio, personaggio social con i suoi scatti su Instagram, ha conquistato con La stazione. Le scrittrici del festival si presentano in par condicio con gli autori mettendo in luce ulteriori peculiarità. Come Paola Barbato, che è pure fumettista e sceneggiatrice di Dylan Dog edito da Bonelli, così come è fumettista Barbara Baraldi. C’è la dottoressa oftalmologa Cristina Cassar Scalia di Noto che nel dedicarsi al romanzo giallo racconta la Sicilia attraverso le inchieste della vice questora Vanina Guarrasi. Altri scrittori di noir provengono dal giornalismo come Fabrizio Roncone del Corriere della Sera, Piera Carlomagno del Mattino, o la napoletana Brunella Schisa. E poi ci sono Simona Vinci e Omar Di Monopoli. Non mancano gli scrittori immancabili di Cesenatico noir, presenti sin dalla prima edizione e “promossi” da Tura nel «comitato intellettuale». Sono Carlo Lucarelli, Grazia Verasani e Luca Crovi che si alternano anche come conduttori. Fedelissimi pure l’attore Ettore Nicoletti che arricchisce con performance teatrali e il pianista Alex Grilli per i temi musicali.

Il noir per i ragazzi

È fra le novità del festival; la rassegna “Mistery kids” che dal 18 al 24 luglio coinvolge i bambini al parco Manzoni. Letture, laboratori, giochi, inchieste per formare al gusto del noir i giallisti del futuro. «Abbiamo resistito per due anni – ha concluso il sindaco Matteo Gozzoli – nonostante la pandemia, perché crediamo tanto in questo festival. Ora possiamo ripartire con un evento cresciuto che si innesta più a fondo nella città turistica facendola crescere culturalmente».

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