Cesenatico, rissa sul bus: in arrivo tre denunce

Rissa, interruzione di pubblico servizio, resistenza a pubblico ufficiale: sono almeno tre i capi di imputazione di cui dovrà rispondere il 17enne algerino che ha scatenato il far west in un autobus di linea di Start Romagna sabato poco dopo le 19. E di rissa saranno accusate anche le altre persone coinvolte nella scazzottata, una volta che i carabinieri di Cesenatico avranno completato la visione delle telecamere del mezzo di trasporto pubblico e individuato i coinvolti. Un compito non particolarmente agevole, visto il sovraffollamento sul mezzo di trasporto e le botte che hanno provocato il panico tra i molti ragazzini presenti sul bus.
La ricostruzione delle forze dell’ordine, suffragata da telecamere e testimonianze, è sostanzialmente quella pubblicata ieri dal Corriere Romagna. Il protagonista è un algerino che diventerà maggiorenne a fine anno, arrivato a Cesena da meno di una settimana ospite di una struttura protetta dove è stato trasferito da un altro centro che si trova nel territorio regionale e che sabato era insieme a un amico che per tutto il tempo ha cercato di fare da paciere evidentemente con risultati molto scarsi. Il ragazzo, evidentemente ubriaco, è salito sull’autobus e ha attaccato una cassa bluetooth al cellulare a un volume molto alto. Subito sono intervenuti altri ragazzi chiedendo di spegnere. Una parola tira l’altra e dalle offese si è passati presto alle mani, con alcuni altri giovanissimi che sono intervenuti.
Nel parapiglia una cesenate da poco maggiorenne è stata spintonata e ha battuto forte la testa contro uno dei pali di sostegno del mezzo di trasporto. L’autista si è fermato a Borella, la ragazza è scesa per prima perché stava poco bene; ma poco dopo sono arrivati in strada anche i contendenti che hanno continuato a picchiarsi.
Non c’è stato neppure bisogno di dare l’allarme: una pattuglia di carabinieri stava passando e ha visto la confusione e un giovane che prendeva a calci le fiancate del bus. Sono intervenuti, chiamando i rinforzi e le ambulanze di soccorso, ma l’algerino era incontenibile pur avendo la testa tagliata , visto che la cassa gli era stata “spenta” violentemente sul cranio. Non si faceva prendere, rifiutava di fornire le proprie generalità, sputava contro i militari che a un certo punto hanno utilizzato anche lo spray al peperoncino.
Tutto davanti agli sguardi terrorizzati degli altri ragazzi, molti dei quali hanno chiamato i genitori per farsi andare a prendere, mentre intanto la strada era stata chiusa.
Dopo un po’ il 17enne che ha provocato il pandemonio è collassato e quindi sono dovuti intervenire gli equipaggi del 118. Lo hanno rianimato e caricato in ambulanza, ma non era ancora domo. Nel tragitto tra Borella e il pronto soccorso del Bufalini dall’ambulanza hanno dovuto richiedere l’intervento dei carabinieri almeno due volte perché l’algerino aggrediva il personale del 118. E lo stesso comportamento lo ha tenuto anche in pronto soccorso, costringendo anche i carabinieri di Cesena a supportare i colleghi di Cesenatico. Nella notte è stato sottoposto a una Tac e ieri era in osservazione al nosocomio cesenate, ma le sue condizioni non risultavano gravi.
Con un’altra ambulanza è finita al Bufalini la ragazza che aveva sbattuto la testa e poi si era spaventata: dopo i controlli, è stata dimessa.

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