Cesenatico, progetto definitivo per il ponte di viale Roma

Cesenatico

Consegnato il progetto definitivo per il consolidamento del ponte di viale Roma. Prima di arrivare a quello esecutivo e a formulare il bando di gara e iniziare i lavori occorrerà raccogliere i pareri dei molti enti coinvolti. E rimediare altrimenti ai sottoservizi che tramite il ponte attraversano la Vena Mazzarini.

Per il bando di gara, si potrebbe azzardare una previsione per la prossima primavera.L'intervento da sostenere prevede un costo di 1,5 milioni di euro. Le somme sono già acquisite, perlopiù coperte da un mutuo per 1,2 milioni.

Servirà fondamentalmente rimediare alla vetustà e ai danni arrecati dal tempo e dall'usura. Problemi riconducibili alle armature longitudinali corrose con il contatto con l'acqua salmastra, le staffe scoperte, la carbonatazione del calcestruzzo, le travi e le sponde del ponte scoperte e malferme, tutte da consolidare.

Adesso si è giunti al progetto definitivo, ma c’è un problema da risolvere: come far passare in altro modo i tanti sottoservizi presenti. Sono diversi e importanti: gas, acqua, telefonia, fibre ottiche, illuminazione pubblica, rete fognante. Alcune di queste utenze passano attualmente sotto il ponte, altre sul fianco. E per questo servirà nel frattempo raccogliere pareri e/o autorizzazioni da capitaneria di porto, Sovrintendenza, Hera spa, “2G Rete gas”, Telecom, Citelum Sa, gestori di fibre ottiche (che sono diversi), e ancora l'autorizzazione sismica rilasciata dallo stesso Comune. Bisognerà inoltre procedere con una “conferenza di servizio” per capire come, quando e a chi farà capo lo spostamento di questi servizi.

Risolto questo dilemma, si passerà al progetto esecutivo e quindi alla formulazione e assegnazione dal bando di gara. Anche per questo si tratterà di valutarne se indire uno o due bandi. Uno potrebbe essere per la parte idraulica, per fare in modo di portare all'asciutto, isolato dall'acqua, il ponte; un secondo per la lavorazione di consolidamento vero e proprio del manufatto. Questo perché nella gestione delle opere occorrerà che l'intero ponte e da parte a parte, si trovi “a secco”, prosciugato dall'acqua sottostante che vi scorre.

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