Cesenatico, povertà in aumento: nuovo alleato per la Caritas

Il Lions a fianco della Caritas per aiutare chi in questo momento il Covid lo soffre più di tutti. Spesso è lì che si supplisce alle tante richieste di aiuto a quelle persone che hanno meno voce di altre e talvolta vivono in silenzio grandi difficoltà a procurarsi quanto serve per mantenere le famiglie o pagare le bollette di casa. Orestino Zattoni, vice presidente del Lions Cervia Ad Novas, sottolinea che spesso la perdita del lavoro, in particolare delle occupazioni stagionali o occasionali, e la riduzione del reddito familiare stanno mettendo in crisi le famiglie, sia per le esigenze alimentari che per il pagamento di affitti e bollette. «I servizi ai più bisognosi messi a disposizione dalle associazioni dei nostri territori si sono ampliati - osserva - Al solo pasto si sono aggiunti altri servizi per alleviare lo stato di bisogno. Sapendo che da queste difficoltà si può uscire solo con l’unità e non singolarmente, abbiamo deliberato di devolvere 750 euro a favore della Caritas di Cesenatico e altrettanto alla Caritas di Cervia. Sappiamo che saranno ben spesi nelle varie attività che svolgono sul nostro territorio». Valeria Navarra, responsabile della Caritas parrocchiale di Cesenatico, che nella nuova sede di Villamarina è rimasta sempre aperta, fa il punto. «Nonostante il grande aumento di famiglie da assistere, salite a oltre 200 nel 2020, per un totale di circa 500 persone aiutate, la nostra operatività non si è mai interrotta. Siamo sempre in contatto con i servizi sociali di Cesenatico. Oltre alle forniture alimentari, distribuiamo indumenti e diamo la possibilità di fare la doccia». Poi Navarra spiega che «il servizio mensa funziona in modo regolare nei locali parrocchiali del Centro San Giacomo, 7 giorni su 7, con la formula dell’asporto, anche con l’aiuto delle altre parrocchie. Ogni giorno abbiamo dalle 30 alle 35 persone che frequentano la mensa. E per ospitare i senzatetto nei mesi freddi abbiamo fatto ricorso a strutture ricettive private, dove sono state ospitate 15 persone. Il tutto con l’aiuto del Comune». Anche il direttore della Caritas parrocchiale di Cervia, Mauro Mazzolani, evidenzia quanto è stato necessario fare durante il periodo di pandemia: «L’emergenza Covid ha cambiato la realtà economica e sociale del territorio e l’organizzazione della Caritas cervese si è dovuta adattare. Il centro di ascolto dietro al duomo è stato chiuso, interrompendo la distribuzione indumenti, nonostante i bisogni si facessero più stringenti e le richieste aumentassero. La distribuzione di viveri è invece proseguita a domicilio anche durante il lockdown: la consegna di pacchi nel 2020 è stata l’attività più rilevante, con 313 consegne. Altre attività sono la distribuzione dei farmaci, l’attività di primo ascolto, la distribuzione di alimenti e prodotti per neonati e il pagamento di bollette o tasse. Il tutto per un totale di 345 interventi. La rete della solidarietà ha retto e abbiamo collaborato con la sezione di protezione civile Agesci, con i servizi sociali del Comune e l'emporio solidale».

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