Perdita di olio dalle porte vinciane con barche e barchini incolonnati, in paziente attesa, fuori dal porto per entrare e poter sbarcare il pesce. È quanto capitato nella tarda mattinata di mercoledì mentre si procedeva alla settimanale prova di funzionamento e manutenzione ordinaria del congegno mobile.
Mentre era in corso questa abituale revisione periodica – sempre necessaria vista l’importanza dell’impianto, ma anche la delicatezza del sistema di movimentazione – è successo che da un tubo a funzionamento oleodinamico ci sia stata una perdita, con relativo sversamento in mare di una macchia di sostanza oleosa. Mentre in fase di chiusura tutto è andato secondo i piani, quando poi si è trattato di procedere alla riapertura, c’è stata la perdita che trafilava da un tubo, con una macchia d’olio contenuta visibile sull’acqua. Per limitare al massimo lo sversamento, si è reso necessario, da parte del servizio di protezione civile, mettere in acqua sul posto (anche in via prudenziale per evitare conseguenze maggiori) le barriere galleggianti assorbenti. Capaci di contenere idrocarburi come olio e gasolio, progettate per non trattenere l’acqua e galleggiare anche quando sono sature consentendo, con il loro impiego, di circoscrivere e assorbire il tutto.
La perdita c’è stata dalla porta di Levante ed è stato necessario mantenerla chiusa, fin tanto che non si sia messo rimedio al guasto. Mentre a quell’ora in mare, fuori dal porto canale, si produceva una fila di barche in procinto di poter entrare agli ormeggi. Di lì a poco si è cercato di fare entrare a poco a poco le barche, riaprendo su un solo lato della banchina, la paratia, la “porta” vinciana di Ponente da 300 quintali di acciaio inox.