Cesenatico, pannelli solari sull'ex discarica per energia di gruppo

Cesenatico

“Comunità energetica rinnovabile” nella ex discarica Valloni per produrre 1 milione di watt: chiesto un finanziamento regionale per realizzarla in capo a un soggetto giuridico da costituirsi. Sarà capace di coprire un fabbisogno energetico fino a 300 famiglie. Cittadini, imprese, enti locali, di ricerca, del terzo settore hanno tutti la possibilità di prendere parte alle Comunità energetiche rinnovabili, consorziandosi per autoprodurre energia elettrica pulita e poi condividerla a prezzi accessibili ai propri membri. Il Comune di Cesenatico ha deciso di prendere parte a un bando che va in quella direzione, grazie a un progetto di impianto di nuova costruzione da 1 megawatt, da installarsi nella discarica dismessa. È già stata presentata la domanda e ed è stato individuato un coordinatore del gruppo di lavoro e progetto.

Una legge regionale in materia, la n.5 del 27 maggio 2022, ha previsto di mettere a disposizione 2 milioni di euro di risorse europee del Fondo Fesr 2021-2027, per sostenere il decollo di Comunità energetiche. Il loro obiettivo è arrivare ad autoprodurre, auto-consumare e condividere, ad esempio per condomini, tra alberghi, in aziende, centri direzionali ed enti aderenti, l’energia rinnovabile, in genere fotovoltaica. È una preziosa opportunità anche in ambito sociale, per condividere le risorse e contrastare la povertà energetica. In linea generale, la Comunità energetica si forma attraverso la creazione di un'associazione, che può essere formata da persone fisiche, piccole o medie imprese, enti territoriali, amministrazioni pubbliche locali. Il contributo regionale a fondo perduto messo a disposizione col bando può arrivare a coprire tra l’80% e il 90% delle spese sostenute per l’avvio, la costituzione, studi di fattibilità, pari a 50.000 euro. Le domande vanno presentate a partire dal 9 febbraio. L’approvazione della graduatoria regionale avverrà entro 5 mesi al massimo.

La Giunta comunale guidata da Matteo Gozzoli ha deciso di partecipare, nella convinzione che la transizione verso modelli di produzione e consumo più sostenibili sia diventata una delle grandi sfide odierne. Sia alla luce dei prezzi salatissimi dell’energia, del gas e delle materie prime, che mettono in crisi tante famiglie e imprese, sia perché tanto l’economia che l’ambiente richiedono di uscire gradualmente dall’uso prevalente di combustibili fossili, così da ridurre le emissioni di anidride carbonica. L’architetta Roberta Grassi, in servizio presso l’Unità di Progetto Ambiente del Comune, coordinerà il gruppo di lavoro e sarà la referente del progetto. Il contributo richiesto è finalizzato alla costituzione di una Comunità energetica rinnovabile che possa alimentarsi con un impianto fotovoltaico di potenza fino a 1 MW, da realizzarsi sul sedime della ex discarica comunale, con la prospettiva di coinvolgere anche edifici destinati ad housing sociale. Una volta realizzato, sarebbe in grado di coprire per intero un fabbisogno energetico equivalente ai consumi di 250-300 abitazioni.

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