Cesenatico, lamentele in pescheria: “Servono manutenzioni”

Protesta la Pescheria. I gestori lamentano poca attenzione e soprattutto poca manutenzione. Per una struttura pubblica che, nel cuore di Cesenatico e con ben pochi esempi simili lungo la costa, da 112 anni ha mantenuto la funzione per la quale fu realizzata: mostrare e vendere il pesce fresco.

I tre fratelli Casali e i due fratelli Brighi sono continuatori di questa storica attività, gestiscono da decenni i banchi della Pescheria comunale di corso Garibaldi. Rompendo gli indugi, parlano e mostrano i segni dell’incuria; del lento ma progressivo deterioramento della sede di vendita e degli impianti presenti, che furono oggetto di adeguamento e riqualificazione una ventina di anni fa.

I gestori della pescheria comunale snocciolano le cose che non vanno, scandiscono quelle che dovrebbero essere riparate e oggetto di manutenzione. «Dentro la pescheria, lato mare, ci piove dal tetto e si sono prodotte crepe alle pareti dalle quali cadono intonaci – sentenzia Stefano Casali -. Dagli infissi delle grandi vetrate ad arco passa l’acqua». «Mentre l’impianto di condizionamento dell’aria non funziona. Così come d’inverno quello di riscaldamento sotto il pavimento non va – continuano a elencare con dovizia di particolari i gestori – Con anche i rivestimenti interni e le mattonelle che qua e là vengono via senza essere più sostituite». Mentre mostrano i portoni d’ingresso che faticano a chiudersi, provocando cigolio, e strisciano sul pavimento. «Abbiamo segnalato più volte all’Urp le cose che non vanno e più ancora quelle ci sono da fare nella pescheria dentro ma anche all’esterno, in termini di manutenzione ordinaria e straordinaria, ma anche di conservazione dell’edificio – lamentano Marco e Roberto Brighi -. Finora però non abbiano avuto riscontri. Quando va bene i tecnici vengono a vedere, poi non se ne fa nulla. E avrebbe bisogno anche di tinteggiatura». Marco Brighi mostra il vano superiore nella parte posteriore dell’edificio, dove sono installati i motori delle celle frigorifere, soggette a infiltrazioni d’acqua e a condense di umidità lungo i muri.

Evidenzia poi Stefano Casali: «La pescheria comunale è uno dei luoghi simbolo di Cesenatico, riveste un interesse e un posto nelle tradizioni del commercio ittico cittadino al dettaglio. Richiama gente, non solo clienti, oltre a chi compra il pesce da cuocere e portare in tavola. Qui vengono tante persone attratte dalla tipicità dell’edificio, per vedere e imparare a conoscere le specie ittiche che si pescano in Adriatico: frequentatori e turisti, ma anche tanti ragazzini in visita e scolaresche. Perciò se la pescheria è quel fiore all’occhiello che si dice essere, lungo il porto canale, che si è conservata e mantenuta nel tempo, andrebbe molto meglio curata e mantenuta e non lasciata alla deriva, considerata peraltro la sua funzione».

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