I carabinieri di Cesenatico stavano cercando un ladro. Che stava agendo sull’asse rivierasco tentando un furto in un bar di San Mauro Mare e una spaccata in un ristorante di Cesenatico. Per controlli sule persone che erano “in giro” nella notte tra mercoledì e giovedì scorso hanno fermato un 25enne marocchino che somigliava fisicamente al ladro descritto dalle vittime dei furti. Se avesse o meno a che fare con quei colpi non è dato sapere. Di certo però i militari lo hanno comunque arrestato. Addosso infatti aveva una ventina di grammi di cocaina.
Il giovane è stato spostato in caserma dove è stato identificato. Attualmente vive in una stanza in affitto all’interno di una casa di Ponente. Dove il proprietario dà in locazione spazi con anche uso cucina.
I carabinieri poco prima dell’alba hanno setacciato la stanza in cui abita, trovando un altro involucro con dentro altri 20 grammi di coca. Per lui le manette sono scattate per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Anche se, come chiarito dal suo avvocato Gianmaria Gasperoni (del foro di Rimini) durante l’udienza di convalida (Gip Giorgio Di Giorgio e accusa rappresentata dal pm Andrea Marchini) il 25enne quella droga non aveva alcuna intenzione di smerciarla. Era in due involucri distinti e compatti, non sporzionata in dosi, in una stanza che non aveva nascosti bilancini di precisione o contanti che potessero ricondurre a una attività di smercio.
Il giudice ha disposto che in attesa del giudizio direttissimo programmato per ottobre il 25enne debba comparire quotidianamente per la firma nella caserma dell’Arma di Cesenatico. Prima di tornare in aula il principio attivo della cocaina verrà esaminato per capire quante dosi eventualmente vi si potessero ricavare.
Nel corso di queste operazioni di arresto non soltanto il 25enne è finito nei guai. Ma anche il suo padrone di casa. In un’altra stanza della casa infatti, gestita direttamente dal proprietario (anche lui marocchino di origini) i militari hanno trovato e sequestrato 10 piante di cannabis che stavano rigogliosamente crescendo e presto sarebbero state pronte all’essiccazione per diventare marijuana pronto uso. Così il locatario, dopo essere stato identificato, è stato denunciato per coltivazione abusiva. Ne dovrà rispondere in futuro davanti al giudice. Tutte le piante sono state sequestrate.