Cesenatico, in 2.500 alla festa per la bimba malata

Il maltempo non ha guastato la festa a “Chi Burdél”, che «nonostante il turbine di vento che sabato si è abbattuto su di noi» hanno dato vita, ancora una volta, a una riuscitissima festa a scopo solidale, nello scorso fine settimana. Da una dozzina di anni propongono questa iniziativa a Villalta, nell’ultimo week end d’agosto. Un momento che ha il merito di fare incontrare attorno a un tavolo e sotto il palco allestito nel parco della zona artigianale di Villalta, tante persone di ogni età, ma ha anche un grande valore perché è l’occasione per raccogliere fondi destinati ad aiutare, con cure e ausili medici, bambini affetti da malattie tremende e rare. Così un evento conviviale diventa prezioso anche per acquistare strumenti medico-sanitari e pediatrici per gli ospedali del territorio. Come è stato fatto un anno fa, quando fu donato al Punto di primo intervento dell’ospedale “Marconi” di Cesenatico un defibrillatore professionale del costo di 10.000 euro. Ora si continua a sostenere le cure per il piccolo Diego di Gatteo, affetto da sindrome di Tourette plus. L’anno che verrà sarà la volta di Anna, cesenate di 9 anni affetta dalla sindrome di Pallister Killian, malattia rarissima che provoca anomalie congenite multiple e ritardo mentale.

Fino ad oggi “Chi Burdèl” sono riusciti donare 140.000 euro e nel conteggio manca ancora la festa di quest’anno, che viene raccontata con queste parole da Giuseppe Angelini, la voce del gruppo organizzatore: «Sabato 27 agosto, per il forte vento che ci aveva mandato a gambe all’aria alcuni gazebo e l’acquazzone dirompente che è seguito, stavamo per decidere di annullare la festa. Invece, tornato il sereno, abbiamo subito visto arrivare tante gente. Alla fine, anche quella di quest’anno è stata un'edizione super, tanto che verso le 22.30 il mangiare ha iniziato a scarseggiare e di lì a poco si è esaurito. Domenica c’è stato poi un altro trionfo di partecipazione. La gente, le famiglie, i giovani ci sono vicini. In due giorni di intrattenimenti, gastronomia, musica e amicizia abbiano avuto circa 2.500 partecipanti».

Il bilancio economico finale è ancora da fare, e non è l’unico impegno, perché “Chi Burdél” devono fare i conti con «tutte le strutture e apparecchiature da smontare e le sedie, tavoli e stand da spostare e riconsegnare a chi li ha dati in uso». Uno sforzo non da poco, perché «se per la festa eravamo 60 volontari all’opera, adesso gran parte è tornata alle proprie occupazioni abituali e quindi c’è tanto da fare. Ma poco importa, l'importante è avere fatto le cose per bene e con successo».

Il ricavato di quest’anno andrà a supporto di un progetto di pediatria a misura di bambino e della piccola Anna, cesenate affetta da una rarissima malattia. Per un anno intero la famiglia sarà aiutata a sostenere le spese per le cure di cui ha bisogno. Si può contribuire con una donazione anche sul conto corrente di “Chi Burdèl” indicando nella causale “L’unione fa la forza”: l’Iban è IT 39W088522400
2005010081383.

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