Cesenatico, il Covid entra in casa di riposo ma i vaccini lo domano

Nella casa protetta di via Magrini si fanno in tamponi e spuntano 36 positivi al Covid tra ospiti e personale. Ma maggioranza è asintomatica. Solo un’anziana ha accusato sintomi di una certa gravità, sviluppando una polmonite, ma dopo un ricovero all’ospedale Bufalini è già fuori pericolo: dimessa dal reparto Covid, è rientrata nella struttura.

Tutto ha avuto inizio domenica 13 marzo, quando i test eseguiti uno dopo l’altro hanno evidenziato che una decina di oss (le operatrici sociosanitarie) e anche diversi utenti della Rsa risultavano contagiate. È stata una sorpresa, anche perché nessuno aveva lamentato sintomi che andassero oltre semplici raffreddori e colpi di tosse. Anche diversi dei 26 anziani infettati, su un totale di 48 ospiti fissi, erano asintomatici o quasi e praticamente nessuno aveva la febbre.

La vaccinazione con tre dosi, che qui è generalizzata, ha dimostrato di evitare gli effetti gravi del coronavirus, riscontratisi altrove, soprattutto tra chi non si è protetto.

La coordinatrice fa il punto

Per le oss positive al Covid è scattata la quarantena domiciliare, mentre gli anziani sono stati messi in isolamento, anche se non è sempre stato facile trovare i necessari spazi per farlo. È stato questo l’ostacolo maggiore, oltre a qualche difficoltà iniziale, dipesa dalla organizzazione e gestione degli utenti e dei turni da riprogrammare. Ma si è rivelata più forte l’abnegazione di quella che è qui è una “grande famiglia”: l’impegno delle operatori ha permesso di fare fronte agli inconvenienti, non solo riprogrammando i turni ma implementandoli nelle ore serali.

«Qui siamo tutti vaccinati – riferisce Alessandra Diaz, coordinatrice della struttura affidata alla cooperativa faentina “In cammino” – Evidentemente il vaccino ha avuto il pregio di evitare le conseguenze brutte del virus, ma non anche i contagi. nonostante l’estrema attenzione che mettiamo in quel che facciamo».

Nella residenza protetta e casa albergo per anziani di Cesenatico, durante tutto il periodo della pandemia non si sono mai registrati decessi tra le persone ricoverati e nemmeno casi gravi di contagio, se si eccettua alcuni utenti tenuti in osservazione nel gennaio 2021.

Diaz spiega che il focolaio di questi giorni è esploso «quasi contemporaneamente, tanto che è difficile capirne la provenienza. Sono risultati positivi al Covid-19 assistenti e utenti, per lo più asintomatici. Per tutti si è provveduto all’isolamento e per gli utenti non è stato semplice da gestire».

Facendo il punto sulla situazione attuale, risultano «26 utenti positivi, tutti senza sintomi, tolta qualche tosse. Una, che aveva la polmonite, è stata dimessa ieri dall’ospedale, dopo due giorni di ricovero, in quanto ritenuta dai medici non grave. Sono invece 10 gli operatori positivi , anche loro con sintomi lievi o asintomatici».

A partire da oggi e per diversi giorni della settimana in corso – conclude la coordinatrice della struttura – «abbiamo già fissato il tamponi per accertare se è avvenuta la guarigione. I primi due operatori tra il personale sono già rientrati in servizio. In questi giorni rientreranno in successione anche gli altri».

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