Cesenatico, guerra degli ombrelloni tra albergatori e bagnini

Cesena

Mancano già gli ombrelloni. Almeno per i clienti degli hotel, che verrebbero respinti dalla spiaggia. Con taluni stabilimenti che dovendo scegliere a chi darli preferirebbero riservarli ai pendolari senza rispettare gli impegni presi con gli hotel. Non ha remore il presidente degli albergatori Adac-Federalberghi, Giancarlo Barocci, quando già a giugno attacca «l'antiturismo» di alcuni bagnini. «Le problematiche più frequenti riguardano la mancanza di disponibilità di ombrelloni, la comunicazione dei prezzi a stagione già iniziata e alcune pecche nel decoro degli stabilimenti. Giornalmente riceviamo queste lamentele da parte degli albergatori. Innanzitutto sulla mancanza di comprensione e sensibilità nei confronti dei clienti». Va poi alle ragioni della protesta: «Sono stati respinti i clienti per i quali l’albergatore aveva già un contratto con il bagnino. È una situazione piuttosto incresciosa che sta creando dissapori e malumori fra gli albergatori, che non possono soddisfare le esigenze dei clienti. Inoltre è un danno enorme per la città turistica». Parla di scelta antituristica «alla massima potenza» e incalza: «Una situazione a dir poco scoraggiante perché gli albergatori, nonostante la poca clientela dovuta al momento critico, non possono garantire la disponibilità della spiaggia». Stigmatizza: «La situazione è incresciosa, in alcuni punti della spiaggia si sono formati gruppi di bagni che hanno stravolto l’offerta tipica della Riviera romagnola, creando situazioni di disparità, rischiando di far sorgere una clientela di serie B. E c’è una notevole differenza fra i servizi offerti dalle strutture ricettive e quelli di alcuni stabilimenti balneari che hanno problemi di decoro, poca manutenzione e mancanza di servizi come docce calde, animazione, campi da beach volley».

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