Cesenatico, guaio planetario raddoppia il prezzo dell'acqua gassata

Cesenatico

La carenza su scala globale di anidride carbonica per usi commerciali, che si sta rivelando molto pesante nelle ultime settimane, ha fatto schizzare i prezzi sul prodotto di questa sostanza. È l’effetto delle vecchia e inesorabile legge della domanda e dell’offerta, anche se in questa epoca sulle oscillazioni delle quotazioni mette spesso lo zampino anche il mondo della speculazione. Comunque stiano le cose, un riflesso tangibile si è visto nella casetta dell’acqua, e in particolare nell’erogatore di acqua gassata. È infatti ottenuta semplicemente addizionando con anidride carbonica la normale acqua proveniente dalla rete idrica pubblica. E così i gestori della società “Adriatica Acque”, per fare fronte ai costi accresciuti per renderla frizzante, hanno raddoppiato il contributo chiesto ai cittadini-clienti: da 5 centesimi al litro si è passati a 10. I motivi del rincaro, che è scattato lo scorso mese, sono stati espressamente spiegati in un avviso, che è ben leggibile sulla casetta in Largo San Giacomo, dove è stato appeso un avviso che spiega in modo chiaro che l’aumento del prezzo dipende dalla «difficoltà di approvvigionamento» di anidride carbonica e dal «conseguente aumento dei costi di fornitura». Ora rifornirsi di acqua gassata in quella postazione pubblica non è più molto più conveniente rispetto a certe marche di acque minerali low cost acquistabili nei supermercati, che però in certi momenti si faticano a trovare tra gli scaffali. E in qualche caso sono addirittura “razionate”, con un numero limitato di bottiglie acquistabili.

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