Non c’è pace per l’ex Nuit. Dopo le varie vicissitudini del passato adesso il pacchetto edilizio passa in mano al secondo classificato, perché il primo non ha perfezionato gli obblighi successivi all’offerta all’asta giudiziaria. Il secondo classificato ora diventato primo è un volto noto: l’immobiliarista ed ex ristoratore cesenate Bruno Bastone, mentre al primo posto si era classificata per un’inezia una società milanese.
L’accordo di programma
La vicenda è datata e parte dall’“Accordo di programma” pubblico privato, di trasformazione edilizia, stipulato oltre dieci anni fa. Da lì a poco si arenò per mancanza di liquidità e, definitivamente naufragato dopo il dichiarato fallimento, nel dicembre 2017 della società allora stipulante, la “Fincarducci srl” che contava nella propria compagine altri imprenditori cesenati, che nel gennaio 2011 aveva stretto l’accordo con il Comune di Cesenatico e la Provincia di Forlì-Cesena. Al fine di realizzare tutta una serie di opere private e pubbliche tra le quali un albergo a 4/5 stelle da 200 camere, 130 appartamenti al posto di 3 ex colonie, più altri 32 alloggi pubblici in una quarta, e ancora centro commerciale, parcheggi interrati e una estesa piazza.
L’asta giudiziaria
A seguito del fallimento della Fincarducci srl, il Tribunale di Forlì, ha nominato curatore del fallimento Andrea Di Cesare il quale dopo diversi tentativi di trovare un nuovo acquirente realizzatore dell’Accordo – mentre il Comune di Cesenatico creditore di 9 milioni di mancati lavori pubblici ne chiedeva l’incameramento – diede corso per il 15 novembre 2021 all’asta giudiziale fissata con base a 5,5 milioni di euro di partenza (con rilancio minimo in fase di gara di 10.000 euro). L’asta si concluse con la manifestazione di interesse vincolante di 6.850.000 euro rilanciati da una società con sede a Milano, ma nei fatti rimasta sempre “anonima” e sconosciuta anche all’ente locale, quantunque vanti crediti in opere pubbliche per 8/9 milioni di euro e sia parte attiva della trattativa. Nei 110 giorni successivi all’aggiudicazione dell’asta, grosso modo entro metà marzo, la società vincitrice avrebbe dovuto dar corso al rogito per entrare nella piena proprietà nel bene. E invece la società non avrebbe versato i soldi dell’offerta economica promessa. Ora l’intero lotto, ceduto unitamente a tutte le residue obbligazioni stabilite dagli accordi e le convenzioni, passerà all’imprenditore cesenate Bruno Bastone che in fase d’asta aveva offerto 6,84 milioni di euro, 10mila in meno del primo classificato. L’immobiliarista cesenate ha tempo fino a luglio per regolarizzare acquisto e passaggio di proprietà.
Le cinque aree
Le 5 aree parte del lotto denominato “Ex Nuit e colonie di Levante” sono oggetto dell’accordo di programma. Associa tre colonie: San Vigilio (di 1.963 metri quadri, da trasformare in 35 appartamenti), Gioiosa (di 2.810 mq per 42 appartamenti), Cif – Centro italiano femminile (di 3.372 mq. per 52 appartamenti). La quarta area è quella dell’ex Nuit, che si estende per 12.528 metri quadri e sulla quale dovrebbe sorgere un grande albergo di 8 piani di cui 1 interrato, con parcheggi privati sottostanti, zona commerciale e un’estesa piazza pubblica perimetrata dai “Giardini al Mare”. A chiudere il pacchetto la quinta area, la più piccola, di poco più di 1.000 metri quadrati in viale Dei Mille (all’angolo con via Anita Garibaldi) oggi adibita a parco giochi per bimbi da cedere al Comune con parcheggio pubblico a raso.