Cesenatico, ex mini-golf: lavori in ritardo, ultimatum del Comune

Ritardi nei lavori per recuperare e riutilizzare l’area ex minigolf, acquisita dal Comune attraverso il meccanismo del federalismo demaniale nel 2016: l’amministrazione ha sollecitato la conclusione entro il prossimo mese di settembre. Era il 2019 quando l’amministrazione comunale guidata da Matteo Gozzoli lanciò un bando per raccogliere manifestazioni d’interesse per l’area pubblica di via Cesare Abba. Si fece avanti un raggruppamento temporanei di imprese composto da Fapi srl, Fit Club Asd, Matera Maria Domenica, che si aggiudicò l’intervento di metamorfosi e la successiva gestione di quello spazio dismesso da troppo tempo. Il progetto teneva conto delle alberature esistenti e comprendeva la riqualificazione dell’area esterna perimetrale e la realizzazione di manufatti da destinare ad attività di somministrazione, per una superficie di 60 metri quadrati. Sull’argomento il Movimento 5 Stelle ha protestato contro l’abbattimento degli alberi presenti e ha espresso il proprio disappunto per il fatto che, a due anni di distanza dall’approvazione del progetto esecutivo, l’area rimane ancora un cantiere aperto. L’assessora ai Lavori pubblici, Valentina Montalti, durante la seduta del Consiglio comunale di martedì sera, ha risposto all’interrogazione presentata dai pentastellati sulla riqualificazione e concessione dell’area “ex minigolf”, anche per pungolare la giunta a chiarire cosa si sta facendo per uscire dalla situazione di stallo. A proposito del taglio di varie alberi, l’assessora ha assicurato che «tutti gli abbattimenti sono stati eseguiti previa valutazione dello stato di salute e della stabilità delle piante, considerando i rischi conseguenti al mantenimento in sito delle alberature stesse. Sono state previste ripiantumazioni compensative, che saranno realizzate e verificate prima dell’approvazione conclusiva del certificato di regolare esecuzione». Ha spiegato poi come l’approvazione del progetto esecutivo sia avvenuto il 19 giugno 2020 e abbia poi dovuto fare i conti con una lunga serie di vicissitudini relative all’iter burocratico: acquisizione di pareri e atti di assenso e approvazione della necessaria variante urbanistica, conclusa con la ratifica in Consiglio comunale. Ha quindi precisato che le opere realizzate dal privato, al termine del periodo di concessione, entreranno a far parte del patrimonio comunale, mentre il pagamento del canone annuo è previsto a partire dal rilascio del certificato di collaudo tecnico-amministrativo, entro 30 giorni dal fine lavori. Quanto ai ritardi accumulati nell’esecuzione dei lavori, l’assessora Montalti ha riferito che «sulla gestione del cantiere la committenza è stata sollecitata formalmente ad adoperarsi con un congruo numero di mezzi e operatori. Consapevole del periodo di particolare difficoltà economica di tutte le attività imprenditoriali e ritenendo fondate le motivazioni addotte con la richiesta di proroga, fatta lo scorso 14 maggio 2021, si è acconsentito a posticipare di 90 giorni la data di fine lavori, vale a dire fino al 19 settembre 2021. Tale parziale concessione riconosce i ritardi e le difficoltà che hanno interessato l’attività imprenditoriale dei concessionari, al pari di tutte le attività economiche, senza trascurare il fatto che più volte l’amministrazione ha sollecitato un maggior sforzo economico e di forza lavoro per garantire la conclusione e l’avvio dell'attività in tempi ragionevoli e coerenti con la convenzione siglata».


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