Cesenatico, ex hotel Riviera: il costruttore si difende per 4 ore

Ha parlato per circa 4 ore il costruttore Vittorio Tosi, alla sbarra con altre 12 persone, accusato di abuso edilizio per la trasformazione dell’ex albergo Riviera, in via Del Porto, in una palazzina con appartamenti vista mare. Si è difeso respingendo ogni responsabilità, dicendo che lui si limitava a vendere delle case vacanza e chi aveva acquistato sapeva perfettamente cosa stava comprando». L’accusa è di lottizzazione abusiva. Anche su questo Tosi si è difeso dicendo di aver comprato l’immobile dal precedente proprietario e che per questo motivo non avrebbe dovuto rispondere delle accuse che gli erano rivolte. Insomma, il processo si baserebbe su un errore interpretativo, secondo il costruttore. Incalzato dalla raffica di domande di pm e avvocati, Tosi ha detto di essere convinto che parte dell’immobile doveva essere sanato: almeno così gli era stato riferito dal consulente. «Ma quando lei ha venduto gli ultimi appartamenti, sapeva che c'era un procedimento pendente in Procura su questa vicenda?», gli ha chiesto un legale, e alla risposta negativa di Tosi gli è stato fatto notare che mesi prima la sua società aveva subito una perquisizione. Ieri sarebbero dovuti essere ascoltati altri 4 imputati, ma dopo il lungo interrogatorio di Tosi è stata sentita solo Maria Letizia Piepoli. La prossima udienza è fissata per il 24 maggio. Secondo l’accusa il cambio di destinazione di quello che in origine era un albergo e che poi è diventato una serie di appartamenti, non era mai stato ratificato e quindi quelle case, di un valore che oscilla tra i 200 ed i 400 mila euro ognuna, sarebbero del tutto irregolari. Dal 2018 restano sotto sequestro cautelare.

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