Cesenatico, ennesimo schianto e i residenti chiedono una rotonda in via Fossa

Una utilitaria nel fosso ruote all’aria e un furgone con il davanti distrutto: quando sono arrivati i soccorritori temevano di dover fare i conti con un incidente molto più grave. Invece i tre ragazzi della Suzuki sono usciti da soli dall’abitacolo ben prima dell’arrivo dei vigili del fuoco, pur ammaccati e sotto choc. Più grave il lavoratore nel settore dell’edilizia che era a bordo del Piaggio e che trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Bufalini di Cesena è stato poi ricoverato in Medicina d’urgenza. I tre ragazzi quasi illesi lavorano in una cooperativa che fa animazione turistica. La curiosità è che il giovane ieri alla guida un paio di giorni prima era stato investito da una auto mentre era a piedi a Pinarella di Cervia. L’incidente è avvenuto ieri mattina poco dopo mezzogiorno in via Fossa, all’incrocio con via Fiorentina. Un incrocio sovente al centro di incidenti stradali negli ultimi 18-20 anni. Alcuni dei quali con esiti anche molto gravi.I residenti della zona da almeno 15 anni, e con tutte le amministrazioni pubbliche che si sono succedute, comunali e provinciali, chiedono a gran voce di realizzare una rotatoria, considerata indispensabile per la sicurezza stradale e per scongiurare incidenti stradali gravi. Ci sarebbero già un paio di progetti, realizzati e presentati a suo tempo, una decina di anni fa dall'ingegnere della Provincia Leopoldo Raffoni prima che lo stesso andasse in pensione. Pare che il problema sia che uno dei frontisti non è disposto a cedere la parte di terreno necessaria a realizzare la rotonda. Ne ripercorre le fasi Tiziano Fattori, che da sempre si è fatto promotore della richiesta di una rotonda: «Noi non abbiano certo delle pretese di abbellimenti, l'unico obiettivo è mettere in sicurezza l'incrocio in una qualche maniera. Io e altri, dopo aver dato corso a una raccolta di firme presentate in Comune, ci siamo ripetutamente confrontati con tutti i sindaci, che da Damiano Zoffoli in poi si sono succeduti. Finora non ottenendo risultati. Se non, nella migliore delle ipotesi, solo promesse. Il più delle volte sono mancate anche quelle. Con rimpalli di responsabilità con la Provincia. In tutta tutti questa vicenda l'ingegner Raffoni si era dato particolarmente da fare. Ritengo che se fosse rimasto magari la rotonda si sarebbe già fatta. Ricordo che si rimediarono per la rotonda 160mila euro dalla Provincia, poi destinati ad altro intervento. E successivamente altri soldi dalla Regione. Ora non possiamo più aspettare è tempo di agire». «Ieri - conclude - dopo l'ennesimo incidente mi sono rivolto anche al sindaco Matteo Gozzoli per ottenere una risposta. Restiamo in attesa».

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