Ecco il ponte: completato, collaudato, aperto e anche illuminato in maniera suggestiva per rendere la Vena Mazzarini serale ancora più suggestiva. Sono terminati nei giorni scorsi i lavori ed è stato inaugurato questa mattina il ponte ciclopedonale di Via Ferrara, uno snodo nevralgico per l'estate cesenaticense e un manufatto della tradizione cittadina che torna ad essere a disposizione di cittadini e turisti. Le operazioni erano cominciate nei primi giorni di marzo e le lavorazioni sono terminate in tempo record con ancora buona parte di agosto e tutto settembre da vivere con il ponte finalmente riaperto. Il progetto è stato messo a punto dallo studio Pier Currà Architettura di Cesena mentre i lavori sono stati eseguiti dalla Naldi Carpenterie di Predappio. L'investimento da parte dell'Amministrazione Comunale ammonta a 380.000 euro e si tratta della prima opera conclusa che è stata finanziata dai fondi del PNRR: 300.000 euro sono infatti arrivati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza; i restanti 80.000 sono fondi dell'Amministrazione Comunale per coprire gli aumenti dei prezzi delle materie prime.
Il progetto e i lavori
L’intera progettazione ha tenuto conto delle peculiarità urbane, ambientali e paesaggistiche del luogo in cui si trova il ponte attraverso la scelta dei materiali, delle tecniche strutturali - costruttive e la cura degli aspetti estetici - architettonici. Particolare attenzione è stata posta per minimizzare l'impatto della nuova struttura sull'ambiente. Il nuovo ponte guarda al contemporanea ritrovando però lo stile e la storia di Cesenatico: d'ispirazione sono state le le immagini dei primi stabilimenti balneari nati a fine ‘800 in stile liberty, con le loro passarelle in legno, e i parapetti a coste verticali a separare il cielo dal mare.La fase delle demolizioni ha previsto la rimozione dell’impalcato esistente e di tutte le sottostrutture portate, tra le quali parapetti, pavimentazioni e travi longitudinali e trasversali, ovvero la totalità degli elementi esistenti affetti da grande degrado. Lo scopo del progetto è quello di mantenere leggerezza, con un disegno armonico e una prospettiva ad arco. La pavimentazione è formata da doghe in legno con due rampe con pendenza al 6%, una per ogni lato, che permettono di collegare il livello dell’impalcato del ponte, evitando la creazione di un’inopportuna barriera architettonica.