Cesenatico, due scelte possibili per il futuro del casone

Cesenatico

Il vecchio casone al centro della piazza, tra quella “Delle Conserve” e “De' Mont” è ancora nel limbo di due possibili e differenti scelte. L’una all’opposto all’altra: la vendita a privati dell’intero fabbricato oppure la valorizzazione a patrimonio pubblico.

Scelte oramai da prendere in fretta, in quanto il fabbricato fatiscente, al centro del paese, è ridotto allo stato di rudere quasi irrecuperabile. Transennato da anni per pericolo crolli, soggetto a cedimenti.

Il dubbio è: optare per la valorizzazione del corpo di fabbrica da parte dell'ente locale, che in parte ne è proprietario; oppure vendere per intero a terzi il fabbricato, che conta già più proprietari eredi. In Comune su cosa fare se ne dibatte da anni: un po' tutte le amministrazioni comunali succedutesi negli ultimi 25/30 anni se ne sono interessate, senza tuttavia finora andare oltre generiche ipotesi di indirizzo. In considerazione soprattutto alla “multiproprietà” del bene.

L’immobile decrepito e cadente, soggetto a vincolo per la Sovrintendenza- per la quale servirebbe il “recupero scientifico” - è accatastato in comproprietà tra Comune, che detiene una quota superiore al 25 per cento, e alcune storiche famiglie di Cesenatico.

Il casone si presenta come un unico corpo di fabbrica, ma costituito catastalmente in due unità immobiliari, dotate di accessi distinti. Il Comune in seguito a permuta con un comproprietario detiene oggi l'intera porzione del casone che si affaccia sul lato di piazza del Monte.

Da quello che è dato capire, l'orientamento odierno dell'ente locale è quello di verificare se esistono ancora la volontà, da parte dei proprietari dell'unità immobiliare lato piazza Delle Conserve, di acquisire l'intero immobile. Altrimenti se vi siano gli spazi economici e di manovra per una sua acquisizione e valorizzazione pubblica. E sarebbe proprio quest'ultima la scelta più gradita, sempre che si trovi la quadra: una intesa coi privati proprietari. Finora non si è andati oltre ad abboccamenti e contatti preliminari.

Invece l’orientamento del Comune di passare la mano troverebbe motivazione dal fatto che di quel vecchio casone che ancora fino agli anni Ottanta era in parte abitato non saprebbe a quale uso adattarlo una volta proceduto al restauro, già complicato di suo. Tanto più ora che in tema di contenitori storico-culturali Cesenatico - con il Museo della marineria e annesso Antiquarium, la biblioteca comunale, la sala mostre “Leonardo da Vinci” da gestire - ha ben altre ambizioni e “mire”: il recupero edilizio dell'ex Lavatoio novecentesco di via Cecchini e fabbricati annessi e, soprattutto, in prospettiva trasformare l’ampio Palazzo delle scuole di via Saffi in prospettiva per tenervi eventi e iniziative culturali. Adatto per dimensioni anche ad allestirvi mostre d’arte di un certo spessore e interesse.

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