Cesenatico, con il porta a porta differenziata al 68%

Cesenatico

Hera spa, in audizione, racconta il non semplice passaggio avvenuto a fine maggio della raccolta rifiuti “porta a porta”.

Sala consiliare affollata, dove oltre a sindaco e consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione si erano dati appuntamento presidenti e rappresentati dalle associazione di categoria e dei Comitati di quartiere, oltre a singoli cittadini interessati. Hanno partecipato anche i responsabili di “Formula Servizi” e Cooperativa sociale Ccils che operano sul territorio, e di Hera spa.

Funzionari e tecnici di Hera hanno snocciolato i dati da dopo che il 23 maggio scorso è partita anche per la zona urbana e quella turistica balneare il sistema di raccolta “porta porta” per cui in tutto il territorio comunale, dopo le esperienze consolidate negli anni scorsi nel quartiere Madonnina Santa Teresa, nelle frazioni e per le attività dell'entroterra. C'è stato un aumento di 14.500 nuove utenze da servire delle quali oltre 2.000 non domestiche (per un totale di oltre 22mila utenze nel comune). Sono stati consegnati 32mila nuovi contenitori di rifiuti tra famiglie e aziende. Dalle isole ecologiche sono stati rimossi 2mila cassonetti stradali. Nel sistema di raccolta sono stati impiegati 90 addetti. Col risultato che, proprio nel corso della stagione turistica, la raccolta differenziata, che prima di iniziare il “porta a porta” nel cento urbano e sul litorale era inferiore al 50%, ha oggi raggiunto il 68%.

Le segnalazioni totali sono state 600; nel periodo di picco dall'estate tra luglio agosto se ne sono contate anche 30 al giorno. Si sono operati 30mila svuotamenti totali. Nel momento di picco stagionale Hera ha istituito servizi ulteriori, che si sono occupati di ripulire le isole ecologiche anche dopo i passaggi di raccolta ordinari.

Le criticità emerse sono state elencate sia dalle associazioni di categoria che dai rappresentanti dei comitati di zona e dai consiglieri comunali, specie di minoranza. Hanno riguardato la difficoltà nel reperire spazi all'interno di attività ed esercizi commerciali dove sistemare e mettere i cassonetti; i mancati passaggi e svuotamenti dei cassonetti “porta a porta” nel corso dell'estate, rimasti in strada anche a lungo; nelle isole ecologiche stradali il problema dei cassonetti della ramaglie che fanno capo alle sole famiglie del quartiere talvolta soggetti a svuotamenti indebiti. E poi il solito interrogativo del perché dar corso al sistema di raccolta “porta a porta” proprio a ridosso del periodo estivo di maggiore affluenza turistica, quando aprono molte attività e seconde case.

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