Cesenatico, cliente troppo "dotato": escort chiama i Carabinieri

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Quel nuovo cliente, giovane, sconosciuto, che le era entrato in casa con modi garbati dopo essersi prenotato telefonicamente per una prestazione sessuale, si è all’improvviso rivelato essere troppo “dotato” nelle dimensioni sessuali. E la prostituta si è spaventata a tal punto dal ritenere necessario chiamare a soccorso le forze dell’ordine. Perché di avere un rapporto sessuale con quei “termini fisici spropositati” proprio non ne voleva sapere.
La vicenda ha preso vita due notti fa e stando alle ricostruzioni dell’accaduto ha coinvolto da vicino, in veste di imbarazzata moderatrice (per i termini decisamente inusuali della vicenda) la gazzella dell’Arma di Cesenatico in quel momento di turno sul territorio. Ad allertare i militari è stata una donna originaria dell’Est europeo che da tempo abita a Cesenatico che esercita in ambiente domestico, in una casa in cui paga regolarmente l’affitto dove, stando alle testimonianze del vicinato, non si sono mai verificate problematiche che non siano legate, al massimo, ad un “certo via vai” di persone di sesso maschile sempre diverse, che entrano ed escono da casa in differenti fasce orarie.

Due sere fa il cliente in questione, un giovane anche lui residente a Cesenatico, aveva prenotato un appuntamento in casa della donna. Ha definito con la ragazza la prestazione da consumare ed ha pagato. I problemi sono sorti quando il giovane ha iniziato a spogliarsi e si è liberato anche dei boxer che indossava. Evidentemente le dimensioni sessuali che lo accompagnano nella vita devono essere molto fuori norma. Di sicuro c’è che la prostituta non si era mai trovata di fronte ad una “situazione” simile; ed altrettanto sicuro era che non aveva nessuna intenzione di affrontarla.
Così ha respinto il cliente dicendo che gli avrebbe subito restituito i soldi e che la vicenda per quel che le riguardava sarebbe finita lì. Il giovane, che evidentemente già pregustava un finale di serata molto diverso, di abbandonare l’appartamento non ne voleva sapere.

Aveva pagato, la ragazza aveva accettato i soldi e quindi, dal suo punto di vista, avrebbe dovuto portare a termine il lavoro senza discriminarlo per via delle dimensioni. Vani i tentativi di convincerlo. Così quando la donna ha preso atto che il cliente non avrebbe in alcun modo cambiato idea, con uno scatto si è rifugiata in bagno ed ha composto il 112 chiedendo aiuto ai carabinieri. I militari, intervenuti a soccorso, non si stavano trovando di fronte alla commissione di alcun reato. Hanno identificato i protagonisti spiegando al giovane che, a fronte di un ripensamento da parte della donna, non avrebbe in alcuna maniera potuto ottenere quanto aveva pattuito telefonicamente con lei prima di entrare in casa. Il giovane a quel punto si è rassegnato e la donna è tornata ad essere sola nell’appartamento: ad attendere l’arrivo di una clientela che fosse di misura adeguata.

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