Senzatetto, ma con la casa con vista. Invece di abitare in una fatiscente colonia abbandonata, avevano scelto di soggiornare nella più panoramica torre dell’acquedotto, con vista sulla Vena Mazzarini.
Ogni sera salivano sulla torre dell’acquedotto per trovare rifugio lontano da occhi indiscreti. Sui tralicci, nelle grate tra il primo e il secondo piano della torre, a una altezza di almeno una decina di metri. È dove avevano trovato rifugio e bivacco cinque tunisini tra cui un minore, soggetti già noti alle forze dell’ordine.
A dare l’allarme su quello strano andirivieni sulla torre piezometrica dell’ex acquedotto che dà sulla vena Mazzarini in via Edmondo De Amicis, alcuni residenti e turisti.
Così nei giorni scorsi gli agenti della polizia di Stato sono intervenuti per verificare la situazione, passando al controllo dell’area pubblica comunale, dopo appunto che alcuni villeggianti avevano notato la presenza ai piani alti dell’ex torre dell’acquedotto di alcune persone, intente ogni sera ad arrampicarsi sulle scale in ferro per raggiungere il giaciglio per raggiungere un pianerottolo tra il primo e secondo piano – dove si trova una vecchia cabina che in origine serviva a far funzionare le pompe di alimentazione dell’impianto idrico – e bivaccare in particolare durante le ore notturne.
I poliziotti hanno identificato cinque giovani immigrati senza fissa dimora, tutti tunisini, con un’età compresa tra i 17 e i 25 anni. Su un “pianerottolo” formato anche da grate metalliche, gli occupanti abusivi avevano steso coperte e materassi per coricarsi.
Accompagnati negli uffici per accertarne le identità, sono stati in seguito denunciati per invasione di terreni ed edifici. Uno di loro è stato inoltre indagato in stato di libertà per ingresso illecito sul territorio nazionale.
La torre ex serbatoio idrico in via De Amicis, sui bordo della Vena, sollevata da terra da tralicci in metallo e parti in muratura, fino a diversi anni fa serviva a garantire la fornitura d’acqua a un bacino d’utenza cittadina. Fa parte di un complesso edilizio comunale più ampio nel quale è inserita, oltre a un’estesa area cortilizia, anche una palazzina un tempo sede direzionale degli uffici dell’acqua pubblica, mentre oggi ospita la scuola di musica Italo Caimmi e la sezione locale dell’Associazione nazionale carabinieri in congedo.

Cesenatico, “casa con vista” per i senzatetto ai piani alti dell’acquedotto: cinque giovani denunciati
