Cesenatico: altri due processi per l'ex hotel riviera

“Noi siamo vittime di ciò che è accaduto, non certo attori protagonisti. Abbiamo acquistato degli appartamenti pagando soldi senza poter avere nulla perché quelle case ora sono sequestrate e sotto processo”.

Nel caso della lottizzazione abusiva sorta al posto dell’ex Hotel Riviera sul porto canale di Levante, ed ora “ala sbarra” con 12 chiamati direttamente in causa nell’aula del giudice Elisabetta Giorgi, ieri hanno testimoniato 4 acquirenti delle case-imputati: Mauro Armuzzi, Laura Pepoli, Sandra Versari e Sonia Iuorio,

L’estrema sintesi della testimonianza per tutti è stata la stessa e desumibile in quella che sarà facilmente la linea difensiva di una buona fetta di loro.

Abbiamo acquistato da un costruttore con un rogito fatto da un notaio che nulla ha avuto da eccepire sulla bontà degli atti. “Come potevamo immaginare di rimetterci i soldi e finire in un tritacarne giudiziario?”.

Tra i 12 imputati in questa vicenda c’è il costruttore Vittorio Tosi, che si è già difeso respingendo ogni responsabilità. Secondo l’accusa (pm Filippo Santangelo) il cambio di destinazione di quello che in origine era un albergo e che poi è diventato una serie di appartamenti, non era mai stato ratificato e quindi quelle case, di un valore che oscilla tra i 200 ed i 400 mila euro ognuna, sarebbero del tutto irregolari.

A dare forza alla tesi degli acquirenti (difesi dagli avvocati Nicola Mazzacuva, Giovanni Principato, Andrea Romagnoli, Fabio Nicolicchia, Antonio Carullo, Marco Martines, Claudio Valgiusti, Loretta Loretti, Luca Mazzanti) ci sono in questo momento anche altre due vicende giudiziarie parallele aperte.

Una è in corso di giudizio e già ampiamente istruita con tre ricorrenti e l’altra inizierà il prossimo mese di ottobre.

Un duplice contesto in cui sotto la regia dello stesso pm che dall’inizio ha seguito l’inchiesta buona parte degli imputati in questo procedimento “madre” risulta parte civile costituita contro Vittorio Tosi. Acquirenti delle case (qui coimputati) che negli altri due processi chiedono soddisfazione. La linea di questi due ulteriori fascicoli evidenzia come Tosi abbia ricevuto perquisizioni dalla Finanza per l’ex hotel Riviera già il 5 dicembre 2017. Malgrado questo avrebbe continuato a vendere palazzine sotto indagine fino a luglio 2018, quando di li a poco arrivarono i sigilli imposti dalla Procura.

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