Verghereto, Senatellese interrotta per frana da quasi 5 mesi: primi lavori e studio per riaprire

Al via i primi interventi urgenti di regimazione delle acque e le indagini conoscitive necessarie per far fronte alla frana sulla “Senatellese”, nell’Alta Val Marecchia, che dall’11 aprile scorso ha costretto a bloccare il traffico. Un disagio particolarmente pesante per gli abitanti delle grazioni di Balze e Capanne, nel confinante comune di Verghereto, costretti a seguire il percorso alternativo sul Monte Fumaiolo. Un tragitto più lungo (fino a 40 minuti in più di tempo di percorrenza) e impervio.
In Regione, per fare il punto, c’è stato un incontro con i sindaci di Verghereto, Enrico Salvi, e di Casteldelci, Fabiano Tonielli, e i rappresentanti delle Province di Forlì-Cesena e Rimini. È stata la sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini, insieme a rappresentanti dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, a prendere impegni per cercare di ripristinare il prima possibile una circolazione accettabile, forse predisponendo una viabilità alternativa.
La “Senatellese”, importante strada di collegamento tra due arterie provinciali situate nei territori di Forlì-Cesena e Rimini, sta facendo i conti con i postumi dell’alluvione 2023 e degli smottamenti successivi. È bloccato un tratto di 350 metri in località Cà Fabbri, e questo comporta gravi disagi.
Rontini spiega: «Il Comune di Casteldelci sta avviando interventi indifferibili e urgenti di raccolta e regimazione delle acque, in corrispondenza del corpo di frana, con risorse messe a disposizione dalla nostra Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile. Inoltre, poiché il danno è importante, la situazione complessa e la strada non può essere riaperta, il Comune avvierà indagini conoscitive sulla frana per capire se e dove è possibile una viabilità alternativa. L’esito dei monitoraggi e delle indagini sarà condiviso con le comunità».
L’11 aprile scorso il Comune di Casteldelci aveva segnalato agli enti competenti il dissesto della “Senatellese”, comunicando contestualmente l’ordinanza di chiusura della viabilità. Poi l’amministrazione provinciale di Rimini ha segnalato la situazione alla struttura del commissario straordinario alla ricostruzione, divenuto nel frattempo competente anche per il ripristino dei danni causati dagli eventi di settembre e ottobre 2024. L’amministrazione comunale di Casteldelci sta ora provvedendo a un monitoraggio topografico, controllando l’apertura delle fessurazioni nell’asfalto e la posizione del muro della paratia esistente e coinvolta nel dissesto. A fronte dell’evoluzione del fenomeno franoso e della presenza anche di un fabbricato privato, dell’acquedotto a servizio del comune di Verghereto, di una infrastruttura elettrica e della fibra ottica, l’amministrazione, per limitare l’evoluzione del dissesto, ha chiesto e ottenuto un aiuto finanziario di 80 mila euro per interventi indifferibili e urgenti di raccolta e regimazione delle acque in corrispondenza della frana e per avviare un’indagine conoscitiva propedeutica alla progettazione di un possibile consolidamento della frana, o di realizzazione di una viabilità alternativa.
Il 30 giugno scorso la consigliera regionale di Cesena, Francesca Lucchi, insieme alla collega Alice Parma, avevano depositato un’interrogazione per sollecitare la messa in sicurezza e riapertura della strada. Ora esprimono soddisfazione e aggiungono: «È fondamentale che le indagini conoscitive vengano avviate rapidamente, per individuare la soluzione più efficace e duratura, ascoltando le comunità».