Valle Savio, la dirigente chiarisce: «Nessuna richiesta per le benedizioni pasquali, ma la scuola è laica»

Valle Savio
  • 16 marzo 2024

«L’Istituto comprensivo di Bagno di Romagna e Verghereto non ha dato il permesso al parroco di celebrare la tradizionale benedizione e di incontrare gli alunni e il personale scolastico». Questo si legge nella nota diramata da Fratelli d’Italia dove a più riprese si parla di «benedizione negata» ma Daniela Corbi la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di Bagno di Romagna, che comprende anche le scuole di Verghereto, chiarisce: «Non è mai arrivata alcuna richiesta da nessun parroco».

L’unica cosa che risulta, aggiunge, «È una telefonata del vicesindaco di Verghereto Fedele Camillini, nemmeno a me direttamente, ma alla segreteria in cui chiedeva informazioni sulla possibilità di fare le benedizioni pasquali a scuola e a cui è stato risposto che la legge non lo consente. Ma né il parroco né il vicesindaco hanno mai avanzato richieste. Il parroco poteva chiamarmi, scrivermi, cercare un confronto, ma nulla di questo è avvenuto».

Sul tema Corbi racconta di non aver fatto nemmeno una circolare. «Perché non ce ne era bisogno. La legge è piuttosto chiara: la scuola è laica e non è consentito l’esercizio del culto al suo interno. Le benedizioni pasquali sono esercizio del culto, quindi non sono possibili. Non è un divieto che impongo io, ma lo impone la legge e io sono chiamata ad agire secondo norma, indipendentemente dalle mie convinzioni personali. Detto questo, se fosse stata presentata richiesta in merito dai parroci, la scuola avrebbe potuto, dietro autorizzazione del consiglio di istituto, concedere i locali in orario extrascolastico per dare la possibilità, a chi lo avesse voluto, di ricevere la benedizione pasquale».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui