Valle del Savio, i cammini religiosi come promozione del territorio

I cammini come occasione di promozione del territorio. Questa la scommessa su cui da diversi anni investe la Regione Emilia-Romagna. Una scommessa che nel portale Emilia-Romagna Cammini ha una delle sue vetrine più consolidate. Ed è proprio con Emilia-Romagna Cammini che nei giorni scorsi il consorzio Natura e Natura ha partecipato per la prima volta alla fiera “Fa la cosa giusta” a Milano come parte di una delegazione di cui facevano parte anche Monica Valeri, responsabile per Apt - Visit Emilia Romagna del settore cammini e Cristina Santucci presidente del Cammino di San Vicinio.

In fiera

Progetto della casa editrice Terre di mezzo, “Fa la cosa giusta” nasce con l’intento di far conoscere e diffondere sul territorio nazionale le “buone pratiche” di consumo e produzione e di valorizzare specificità ed eccellenze, in rete e in sinergia con il tessuto istituzionale, associativo e imprenditoriale locale. Questo appuntamento consolidato e di grande richiamo è stato per Natura e Natura un’occasione per raccontarsi e raccontare il territorio: «Come Natura e Natura - spiega Alberto Merendi, collaboratore del consorzio - abbiamo portato alcune proposte che puntano a valorizzare il tratto della Via Romea Germanica che collega Santa Sofia e La Verna. In particolare abbiamo presentato una proposta di tre giorni con due pernottamenti che prevede arrivo il venerdì con una serata di accoglienza dedicata all’illustrazione della via Romea Germanica e della sua storia, e nei due giorni successivi due tappe: Santa Sofia - Bagno di Romagna e Bagno di Romagna - La Verna». A questa, per il territorio della Valle del Savio, si aggiungevano le proposte presentate da Cristina Santucci che interessavano il Cammino di San Vicinio e in particolare un tratto di questo cammino che coincide con la via Romea Germanica. Proposte che vanno ad articolare l’offerta legata a cammini e sentieri di cui anche questa parte di Appennino è ricca e che nel caso specifico di quelle presentate a Milano rientrano nelle giornate di Monasteri aperti che si terrà ad ottobre e prevede giornate in cui sarà possibile visitare pievi e chiese spesso raramente accessibili al pubblico, luoghi di grande fascino spirituale e religioso, ma non solo.

Movimento da far crescere

Il lavoro di realtà come Natura e Natura o come Cammino di San Vicinio vanno in una doppia direzione: da un lato quella di valorizzare sentieri e cammini, facendo conoscere il territorio a chi li attraversa e facendone conoscere la storia a chi magari in Valle Savio arriva da turista “lento”, ma non (ancora) camminatore pellegrino. Ma anche quella di contribuire a far crescere il sistema ricettivo. Il lavoro coordinato in questi anni dalla Regione attraverso una realtà come Emilia-Romagna Cammini è stato importante, «ma ancora non siamo Santiago di Compostela, che rimane un modello a cui aspirare - commenta -. Ma è importante continuare a far crescere una mentalità comune attenta a questo tipo di viaggiatori, perché sono curiosi e attenti. È vero che chi fa un cammino di solito attraversa i territori senza fermarsi a lungo, ma è un target di persone a cui piace poi tornare nei luoghi che li hanno colpiti, per approfondirne la conoscenza, per viverli con più calma. E allo stesso tempo lavorare su proposte circoscritte ma ben studiate permette di attirare chi magari non ha la possibilità di impegnarsi per una-due settimane come di solito fa chi vuole fare un cammino, ma di quella esperienza è comunque interessato a viverne un assaggio».

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