Sarsina, nastro tricolore tagliato in cento pezzi per amor dei bambini: “cicchetto” al sindaco ma col sorriso

Valle Savio
  • 08 gennaio 2025

Nel giorno in cui tutta Italia celebra la giornata del tricolore, cioè il 7 gennaio, il sindaco sarsinate Enrico Cangini ha postato sulla sua pagina Facebook personale un divertente aneddoto legato alla “moltiplicazione” dei pezzetti di tessuto bianchi, rossi e verdi di cui è stato suo malgrado protagonista per accontentare un gruppo di bambini delle scuole. Il primo cittadino in sostanza racconta come si è dovuto mettere una mano sul cuore e l’altra davanti agli occhi per non vedere i “danni” procurati alle casse comunali.

Il risparmio

Racconta in maniera divertente il sindaco Cangini: «Dovete sapere che nel Comune di Sarsina se c’è una cosa custodita con parsimonia quella è il nastro tricolore! Ogni volta che devo fare un’inaugurazione l’Antonella Benedetti (dipendente degli Affari generali del Comune plautino, ndr) mi ammonisce: “non sprecarlo che ce n’è poco” oppure “taglialo dai lati, così ne consumi meno”».

Il taglio del nastro

E con queste “direttive” si è mosso il primo cittadino: «Così, qualche giorno fa, dopo le consuete raccomandazioni, mi sono recato a fare l’inaugurazione del nuovo scuolabus donato dalla Bcc di Sarsina». Poi l’imprevisto: «Faccio il taglio del nastro e rimango col nastro in mano, sino a quando un bambino mi si avvicina e mi chiede “me ne dai un pezzo?”. Inizialmente sono un po’ restio e poi gli taglio un piccolo pezzettino di tricolore». E qui si scatena il putiferio: «Quel gesto è stato contagioso e, da lì a poco, decine e decine di bambini si mettono in fila come in processione per avere un pezzo di tricolore. In men che non si dica l’ho sminuzzato in 100 pezzi».

L’importanza del tricolore

Nonostante la sgridata presa al ritorno in ufficio, il sindaco trova modo di celebrare alla perfezione la giornata del tricolore: «Tornato in municipio, mi sono preso un ovvio cicchetto ma il tricolore non è solo un nastro: è il simbolo della nostra identità, capace di accendere l’entusiasmo e la fierezza anche nei più piccoli. Vederlo brillare negli occhi dei bambini è il ricordo più bello di ogni inaugurazione».

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