San Piero, Romano Masini compie 50 anni di autofficina

Valle Savio

Oggi sono 50 anni esatti da quel 31 dicembre del 1974 quando Romano Masini è diventato ufficialmente un artigiano. La sua Autofficina Masini Romano, che oggi si trova in via Vallicelli 54, resiste da allora a San Piero.

In questi anni ha attraversato cambiamenti epocali: i cambiamenti tecnologici che hanno investito un settore come quello dell’auto sono stati enormi: «Una volta con un martello e un cacciavite si poteva fare quasi tutto, oggi se non hai uno starter non puoi nemmeno cominciare», racconta Masini.

Classe 1948, ha cominciato a lavorare quando aveva 14 annoi, «facevo il garzoncino», spiega. Erano anni in cui tutto era diversissimo: «In quegli anni non dico si pagasse per imparare un mestiere, ma quasi». Non di rado c’era fame e a volte capitava, racconta divertito, «che ci mandassero a mettere le puntine sulla strada per avere un po’ di lavoro e quindi i soldi per mangiare».

Romano Masini ha fatto il garzone per altri fino agli anni ‘70, «poi per due o tre anni ho provato se riuscivo a entrare nel giro e nel 1974 , il 31 dicembre, mi sono segnato alla Cna diventando ufficialmente artigiano». Non ha dipendenti, né parenti che lo affiancano: «Ho sempre fatto tutto da solo: sono padrone, garzone, tutto», ride.

È in pensione da 18 anni, ma al momento non ha alcuna intenzione di smettere di lavorare, anche se del lavoro che ha conosciuto quando ha imparato il mestiere è rimasto ben poco: «Mi appoggio a un elettrauto, nelle nuove macchine senza uno starter non si riesce nemmeno ad individuare il problema. Una volta individuato faccio quello che posso».

Romano Masini non si occupa però solo di auto: «Io faccio dalla bici all’auto, mi occupo di tutto». E per l’elettronica delle auto sa che la gara è impari, sa anche bene di essere custode dio un saper fare che rischi di disperdersi: «Quando chiuderò a San Piero rischia di non esserci più nessuno in grado di centrare una ruota o sistemare i raggi di una bici». Non che abbia fretta di fermarsi: «Fino a che sto bene vado avanti», assicura.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui