San Piero, riqualificazione energetica: l’Unione Valle Savio candida la sede a bando regionale

Se da un lato c’è un paese, San Piero in Bagno, che da sette anni attende la ristrutturazione e la messa a norma di sicurezza del palazzo comunale in piazza Martiri, per il quale è finalmente stato annunciato nei giorni scorsi lo sblocco del cantiere, dall’altro c’è un’Unione dei Comuni Valle Savio che decide, all’unanimità dei consensi, di rinnovarsi in tempi stretti. È quanto hanno stabilito i membri della Giunta dell’Unione con una delibera che ha approvato un progetto di riqualificazione energetica di Palazzo Pesarini, sede territoriale dell’Unione Valle Savio nonché, seppur “provvisoria”, del municipio di San Piero. Il costo complessivo dell’operazione, riportato nella delibera di metà luglio, ammonta a 390mila euro, coperto al 70% dal finanziamento di un bando regionale e per 140mila euro da risorse proprie dell’Unione o altri contributi cumulabili.
Lavori
«Sostenere gli enti pubblici affinché vengano conseguiti obiettivi di risparmio energetico, uso razionale dell’energia, valorizzazione delle fonti rinnovabili, riduzione delle emissioni di gas serra, con sviluppo di misure di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici pubblici». È questa la ratio del bando indetto dalla Giunta Regionale con deliberazione 568/2025 al quale ha aderito l’Unione dei Comune Valle del Savio per avviare un percorso di riqualificazione energetica nell’immobile di sua titolarità in via Verdi, 4, a San Piero in Bagno. Di particolare delicatezza per la natura di palazzo di pregio monumentale risalente al Settecento, l’edificio sampierano sarà sottoposto «a interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche e, compatibilmente con le opere assentibili alla tutela storica – si legge nel testo del provvedimento autorizzativo – è opportuno intervenire nelle parti trasparenti dell’involucro, con l’inserimento di elementi di coibentazione nel sottotetto e nell’efficientamento dell’impianto energetico e, per quanto possibile, dell’impianto elettrico».
Costi
Con questi interventi, l’Unione vuole apportare a Palazzo Pesarini sistemi e servizi energetici innovativi sotto tutti gli aspetti: tecnico, gestionale e organizzativo. Un adeguamento alle nuove richieste in materia che costerà all’ente 286mila euro di lavori e 104mila di somme da mettere a disposizione della Stazione appaltante. In attesa che l’intervento venga dichiarato ammissibile al finanziamento, l’Unione, ad oggi, potrebbe contare su un contributo di 250mila euro. Questa cifra rientra nel tetto del cofinanziamento in conto capitale imposto dal bando, che prevede un massimo del 70%, per un contributo non superiore a 750mila euro. Al miglior esito della valutazione da parte della Regione, l’ente territoriale «provvederà ad apposita e specifica variazione di bilancio», specifica in chiusura la delibera.